<< Il programma delle celebrazioni del 150° dall’Istituzione della Provincia e dell’Unità d’Italia è stato fortemente apprezzato non solo dai cittadini, ma anche dal Presidente della Repubblica che ha dato il suo Alto Patronato e un riconoscimento ufficiale con una targa >>. Questa la dichiarazione del Presidente della Provincia di Perugia, Marco Vinicio GUASTICCHI, al momento dello scoprimento del busto di Vittorio Emanuele II (nella foto), nell’ultima giornata in programma per il 150° della “Celebrazione dell’istituzione della Provincia dell’Umbria e dell’Unità d’Italia”. << Abbiamo avuto la fortuna - ha proseguito GUASTICCI - di riscoprire un importante monumento nascosto da decenni, di cui il nostro ricercatore storico, Francesco IMBIMBO, ha trovato il disegno originale. Abbiamo voluto recuperare questo monumento di enorme valore, ricollocandolo all’interno del suo alveo naturale. E’ nato per questo Palazzo, costruito sui ruderi della Rocca Paolina. Abbiamo festeggiato il 150°, una storia fatta dalla Monarchia, dalla Repubblica e anche dal periodo fascista, un periodo negativo ma che fa parte della storia. Ed è dalla nostra storia che ha origine la democrazia evoluta che noi vogliamo sostenere. Intendo rispondere anche alle polemiche che hanno accompagnato queste giornate: la figura di Miss Italia, la folignate Francesca TESTASECCA, rappresenta non solo la bellezza, che non è comunque cosa negativa, ma vuole essere un modo per evidenziare ed enfatizzare, con i costumi dell’Ente Giostra della Quintana, il ruolo della donna nel Risorgimento, per ricordare donne che hanno dato la vita per testimoniare il dissenso contro l’occupazione austriaca, ricordiamo Bruna di Città di Castello, e ancora tante altre donne italiane.
I martiri non sono solo quelli della storia, ma anche tutti coloro che lottano per la democrazia sono martiri dell’unità d’Italia. Inoltre, non vedo lo scandalo per l’annuncio della presenza di Emanuele Filiberto di SAVOIA (oggi assente per altri impegni). Si tratta dell’ultimo discendente di una famiglia che è stata protagonista dei 150 anni. Ritengo queste polemiche di basso contenuto storico. E’ necessario garantire l’informazione, anche storica, soprattutto in periodo di revisionismi. Dobbiamo difendere le Istituzioni: è questo anche il senso del recupero del Palazzo - ha concluso GUASTICCHI. Anche la fisicità è garanzia della presenza delle Istituzioni. Il nostro Palazzo, che rappresenta lo Stato, deve avere una dignità adeguata a ciò che gli si chiede. Per questo abbiano trovato risorse per il Palazzo e per aprirlo adeguatamente al pubblico: il Palazzo deve essere la casa di tutti i cittadini >>. Il busto del primo Re d’Italia, una scultura di Antonio PASSALBONI, fu realizzata su commissione della Provincia dell’Umbria nei primi anni della sua attività amministrativa e in un momento di febbrile entusiasmo per la figura del “Re Liberatore". A latere della cerimonia, registriamo anche la dichiarazione del Vice Presidente dell’Amministrazione provinciale, Aviano ROSSI. << Sterili polemiche che rischiano di mettere in secondo piano il ricco programma della celebrazione del 150° dell’istituzione della Provincia dell’Umbria e dell’Unità d’Italia che, oltre a ricevere l’Alto patronato del Presidente della Repubblica, ha fatto conferire al Presidente Marco Vinicio GUASTICCHI l’incarico di coordinare in tutte le province italiane per le medesime celebrazioni. L’invito rivolto all’ultimo discendente in vita della Famiglia SAVOIA è stato semplicemente un voler rispettare la storia e difendere la stessa sia da posizioni revisionistiche che da quelle secessioniste. Ancora peggiori sono stati i commenti sulla partecipazione di Miss Italia 2010 la cui presenza, come madrina, ha rappresentato non solo la bellezza, ma anche i valori più profondi del territorio di provenienza. Abbiamo pensato a Francesca TESTASECCA - ha concluso ROSSI - sia come espressione del territorio della nostra Provincia, ma anche perché si è già dimostrata in grado di esprimere una bellezza intelligente che si caratterizza per il rispetto dei valori della famiglia, della naturalezza e della semplicità >>.