di Alessia NICOLETTI
Si è conclusa con grandi risultati e ottimi propositi la prima Giornata scientifica sulla Sclerosi Multipla in Umbria, svoltasi a Cascia il 25 marzo con l’organizzazione di un convegno medico (nella foto), incentrato sulla presa in carico clinico-riabilitativa del paziente secondo i più recenti aggiornamenti. L’evento, che ha registrato una straordinaria risonanza, sia nel campo medico che in quello sociale, grazie ad un’ampia e attiva partecipazione da parte di medici, fisioterapisti, psicologi e neurologi da tutta Italia, incarna perfettamente i principi di sensibilità, competenza professionale e ricerca interdisciplinare, che sempre più sono da impiegarsi al servizio del malato, a tutela del suo inviolabile diritto alla salute. L’incontro è stato aperto dai saluti del Sindaco del Comune di Cascia, il Prof. Gino EMILI, che, sottolineando la capillare attenzione rivolta dall’Amministrazione comunale alla patologia, ha evidenziato come Cascia e il Reparto di riabilitazione neuro-motoria dell’ospedale “Santa Rita” realizzino totalmente la necessità di solidarietà e accoglienza verso il malato. << Vista la radicale importanza di un approccio professionale collaborativi - ha dichiarato il primo cittadino - mi auguro di poter continuare a sostenere e realizzare nel futuro altre iniziative in quest’ottica, perché confronto, ricerca e uno studio sempre aperto a nuove conoscenze sono fondamentali per superare le angosce di questa malattia >>.
Non potevano poi mancare i ringraziamenti all’Asl 3 dell’Umbria e a tutti coloro che si sono adoperati per la realizzazione del convegno, anche alla Comunità Agostiniana di Cascia e al Nobile Rione Giotti di Foligno per il sostegno offerto. A ribadire l’augurio del Sindaco EMILI, per un futuro sempre più diretto a queste problematiche, è seguito l’intervento della Dott.ssa Maria Gigliola ROSIGNOLI, Direttore generale della Asl 3, che ha dichiarato: << Il nostro comune obiettivo è far sì che questa giornata diventi un incontro annuale in cui confrontarsi criticamente sulle metodologie, non solo terapeutiche ma anche riabilitative e di presa in carico del paziente, per mirare a diventare un’eccellenza con una qualità superiore di assistenza e cura alla sclerosi multipla. In questo il Centro riabilitativo di Cascia rappresenta una fucina di idee e di sperimentazione continua >>. A questa prima parte introduttiva, è poi seguita la discussione scientifica sulle tematiche mediche, sia nell’ambito assistenziale che farmacologico. In particolare ciò che è emerso dai numerosi interventi, gestiti da tutte le figure professionali coinvolte, infermieri, fisioterapisti, neurologi e psicologi provenienti dalle varie aziende sanitarie del territorio umbro e non solo, è la crescente importanza dell’approccio assistenziale alla malattia, che nel suo evolversi temporale, dal 1400 con la scoperta del primo caso di sclerosi multipla ai più recenti e innovativi studi, ha portato un miglioramento progressivo della prospettiva e della qualità di vita del paziente. Inoltre, si sono analizzati gli elementi costitutivi della patologia, tra cui, in primis lo stretto legame con l’ambiente, come possibile fattore patogenetico e preventivo, e la componente terapeutica e farmacologica, con l’esame dei diversi farmaci esistenti e delle novità in materia. Infine, piene di spunti e riflessioni, sono state, da una parte l’analisi dell’innovativa esperienza riabilitativa del centro dell’ospedale di Cascia, in merito alla riabilitazione cognitiva e alla fisioterapia e dall’altra la discussione incentrata sul paziente, quindi sul mantenimento dell’autonomia e sull’integrazione sociale, in un’ottica interattiva che punti alla diminuzione della distanza tra tutti gli operatori e la figura del malato, rendendo quest’ultimo sempre più parte attiva nel processo di cura. Lodevolmente raggiunto, dunque, è stato l’obiettivo principe della giornata, organizzata dall’Asl 3 dell’Umbria e dal Comune di Cascia per incoraggiare e sostenere la collaborazione scientifica e per sensibilizzare maggiormente sulla patologia, il tutto all’ombra della profonda spiritualità della città di Santa Rita, simbolo indiscusso di fede e accoglienza.