Riceviamo e pubblichiamo integralmente una nota di Mario PERILLI (nella foto), Consigliere regionale del PD e Vice Presidente della Commissione Agricoltura:
<< L’obiettivo della Regione Lazio, prima ancora di fare operazioni che sono apparentemente di facciata, ma che al tempo stesso mettono in crisi le piccole realtà, deve essere quello di ripristinare le condizioni essenziali di democrazia. Tra le emergenze che la Regione Lazio deve affrontare nei confronti dei territori dovrebbe esserci in prima battuta quella della sopravvivenza dei piccoli comuni e questo secondo principi logici ben chiari a tutti. Sulle Comunità Montane si sta speculando in maniera eccessiva in quanto la soppressione delle stesse, secondo la proposta di legge sbandierata dalla lista POLVERINI, non porterebbe a risparmi di alcun tipo. Quello che chiediamo come Partito Democratico è semplicemente di discutere prima dei contenuti della materia e poi del contenitore e quindi ci appelliamo all’attuazione della legge regionale 14 del 1999 “Organizzazione delle funzioni a livello regionale e locale per la realizzazione del decentramento amministrativo”, e all’individuazione di ambiti territoriali ottimali cui trasferire competenze funzionali ed economiche. Secondo la legge citata si delega alla Regione e agli enti locali il conferimento di funzioni e compiti per la riforma della Pubblica Amministrazione e per la semplificazione amministrativa nel rispetto dei principi di sussidiarietà, di completezza, di efficienza ed economicità, di cooperazione, di responsabilità ed unicità dell'amministrazione, di omogeneità, di adeguatezza, di differenziazione, di copertura finanziaria e patrimoniale dei costi, di autonomia organizzativa e regolamentare e di responsabilità degli enti locali.
Se tutto questo venisse applicato non servirebbe sicuramente stare ancora a discutere se preferire le Comunità Montane o le Unioni dei Comuni; per questo c’è tempo. La priorità del momento non è l’aspetto, ma la sostanza >>.