Il Rione Piazza ha vinto la 39^ edizione della “Giostra dell’Arme”. Cade così, dopo cinque anni, il predominio consecutivo della Rocca al termine di una sfida particolarmente tesa e condita anche da un episodio di cronaca avvenuto al di fuori del “Campo de li giochi”, nell’area dove sono state allestite le scuderie mobili dei due rioni. Proprio quando mancava soltanto l’ultimo giro di Giostra, Diego CIPICCIA, cavaliere della Rocca chiamato a giostrare è caduto da cavallo. Immediatamente soccorso dal personale del 118 presente sul posto, dai Carabinieri della locale stazione e dalla Protezione Civile, il cavaliere non ha riportato serie conseguenze dalla caduta. Tant’è che dopo una mezz’ora di sospensione della Giostra, è stato lo stesso CIPICCIA a chiedere al Rione di tornare in campo e lo stesso cavaliere, nel concludere questa edizione, ha anche realizzato il miglior punteggio del proprio rione dell’intera manifestazione: 50 punti. Quando è avvenuto l’incidente la Piazza si trovava già in vantaggio di 285 punti contro 233. I 50 punti di CIPICCIA, quindi, non hanno fatto la differenza considerando anche che il mancato ritardo in campo ha comportato una penalità di 20 punti. Dunque, il torneo cavalleresco è stato aggiudicato dal Rione Piazza con 285 punti, contro 263 punti della Rocca. Miglior cavaliere e miglior giostrante è risultato essere Cristiano LITI che ha realizzato il miglior tempo di pista con 14 secondi e 78 centesimi e il maggior punteggio (63 punti) nel corso della seconda tornata di giostra. Invece, il Rione Rocca si è aggiudicato il palio dipinto da Stefano PANNACCI per il miglior corteo storico e il torneo tra i due gruppi dei tamburini.
La sfida di domenica scorsa è stata preceduta dalle esibizioni del Gruppo Sbandieratori Città di San Gemini e della Compagnia dell’Ariete, che ha dato una dimostrazione dei combattimenti all’arma bianca che si svolgevano nel periodo di riferimento della Giostra di San Gemini: tra il XIII e il XIV secolo. Prima delle esibizioni dei due gruppi sangeminesi, spesso impegnati anche in manifestazioni internazionali, al “Campo de li giochi” ha fatto il suo ingresso l’imponente corteo storico che nella serata di sabato scorso, ha catturato l’attenzione di migliaia di persone rimaste in piazza e per i vicoli di San Gemini ben oltre le una di notte. Ogni anno il corteo storico di San Gemini sviluppa un tema. Quest’anno, anche in armonia con il tema dell’anno liturgico della Chiesa cattolica, si è concentrato su “Le vie della fede”. I rioni Rocca e Piazza hanno dunque raccontato le storie dei pellegrini che transitavano per San Gemini o che da San Gemini partivano per recarsi nei luoghi di culto più conosciuti. Circa 300 figuranti hanno quindi rappresentato degli autentici quadri viventi studiati in ogni minimo dettaglio che sono poi stati sottoposti all’esame di un’attenta giuria di professionisti: Paolo BAIOCCO, Roberto AMATI e Franca MOSCA. Infatti, la Giostra dell’Arme si compone di 3 sfide tra i rioni Rocca e Piazza. La più importante e sentita è sicuramente quella della corsa di domenicale che vale per tutta la festa, ma accanto alla sfida equestre da alcuni anni si sono inserite anche la sfida per il miglior corteo storico e quella per il miglior gruppo di tamburini. Riguardo a questi ultimi la gara messa in scena in un’affollatissima piazza San Francesco lo scorso venerdì sera ha visto primeggiare il Rione Rocca dopo tre anni consecutivi nei quali si sono imposti i giovani della Piazza. Anche per il corteo storico di sabato sera, come detto, ad avere la meglio è stata la Rocca. Per l’edizione 2012, l’Ente Giostra ha scelto una giovane dama bionda di Marsciano: Valentina TORTOIOLI (nella foto). A lei il compito di custodire, tra le sue bellissime mani il “Palio”, lo scudo d’argento consegnato alla Piazza. Un’edizione spumeggiante che ha conosciuto un flusso di visitatori al di là di ogni aspettativa e nonostante la pioggia abbia guastato alcune delle iniziative in programma. Per l’Ente Giostra dell’Arme è un grande orgoglio aver ottenuto importanti riscontri di pubblico anche per le iniziative nuove che sono state incastonate nella più tradizionale liturgia della festa di San Gemini. Lo spettacolo “Il Gran Rifiuto”, per la regia e l’adattamento di Beppe CHIERICI, ha riempito ogni volta l’abbazia di San Nicolò; piena anche la sala multimediale di Santa Maria Maddalena sia in occasione della conferenza sulle figure papali di Celestino V e Bonifacio VIII, sia per l’incontro sul dialogo interreligioso che ha visto confrontarsi il rabbino Benedetto CARUCCI VITERBI, l’Imam Yahaya PALLAVICINI e il Vescovo ausiliare di Roma Matteo ZUPPI, con la moderazione di Marco POLITI, scrittore vaticanista ed editorialista de Il Fatto quotidiano. La sala multimediale di Santa Maria Maddalena si è riempita anche per la presentazione del libro di Carlo FOLLI “San Gemini e le sue acque”. Ma più in generale quello della 39esima Giostra dell’Arme è stato un successo diffuso, spalmato per così dire su tutti i quindici giorni di festa, come confermano le costanti presenze nelle taverne dei due rioni. << Siamo molto stanchi, ma soddisfatti - ha dichiarato Carlo BRAVINI, Presidente dell’Ente Giostra. A pochi mesi dall’elezione del nuovo Consiglio direttivo, guardiamo indietro e vediamo che abbiamo corso molto, perché abbiamo dovuto sbrigarci, ma qualche risultato c’è stato e questo ci fa ben sperare per l’organizzazione del quarantennale della Giostra dell’Arme che ricorre il prossimo anno. Abbiamo già qualche idea, ma per il momento godiamoci i momenti belli di questa edizione. Un ringraziamento particolare e davvero sentito ai due rioni per la grande passione e il grande amore che mettono nel mandare avanti la Giostra dell’Arme e per il fondamentale apporto offerto all’Ente Giostra >>.