Mercoledì scorso, il Liceo M.T. VARRONE (nella foto) è stato protagonista di un evento straordinario che ne ha rinverdito i fasti e che ha registrato un confronto tra i diplomati del 1956 con quelli che lo saranno quest’anno. Due generazioni divise da sessanta anni che hanno presa in esame l’Italia di allora e quella di oggi con spirito critico nel desiderio di verificare se gli studi classici hanno oggi la stessa utilità che ebbero nel passato per la formazione della classe dirigente del nostro Paese. L’iniziativa è stata presa dai dot.ri Massimo FRAIOLI e Benedetto BARONI, entrambi ex primari in contemporanea dei due reparti di chirurgia del nosocomio reatino nel recente passato, oggi in meritata pensione, e dalle prof.sse Clara NISIO e Licia LATINI che per decenni hanno insegnato la prima al Liceo Classico e la seconda allo Scientifico di Rieti, tutti diplomati nel 1956, in collaborazione con la preside dello istituto Prof. Lidia NOBILI e la Prof. DE MARTINO che hanno fatto da tramite con i diplomandi di questo 2016.
Vi sono stati coinvolti gli ex alunni del Liceo VARRONE avv.ti Gianfranco PARIS, Cesare CHIARINELLI e Sergio CARROZZONI, noti in tutta la Sabina per le loro attività professionali dagli anni ’60 del secolo scorso ad oggi e per la loro presenza nella vita pubblica e amministrativa nella città di Rieti. Il PARIS e il CARROZZONI anche per la loro attività di giornalisti. PARIS, come noto, è il fondatore e direttore di Mondo Sabino, giornale tutt’ora in vita on-line, e Carrozzoni come responsabile con successo per decenni della pagina locale de Il Tempo. Vi hanno partecipato inoltre le prof. Anna Maria LATTANZIO, Angela SCARDAONI note insegnanti reatine, Giovanni BERNARDINETTI, Franco FERIANI, Domenico COLASANTO, ex Prof. del Liceo, Liviana VIENNA, Maria BONCOMPAGNI, Enzo CONFALONE, Marisa DI FAZI, Sandro MARINETTI, Fausto FAUSTI. Presenti anche tutti gli alunni delle due ultime classi del Liceo di oggi.
Ha iniziato il Dott. FRAIOLI che ha illustrato le ragioni della iniziativa, è seguito l’appello, così come si usava e si usa in classe ogni mattina; la Prof.ssa NISIO per la V / A e l’Avv. CHIARINELLI per la V / B. Subito dopo la Prof. DE MARTINO ha illustrato tutti i principali avvenimenti del mondo degli anni ’50 consentendo ai presenti di fare un confronto approfondito con quelli di oggi. Dopo la Prof.ssa Clara NISIO ha completato il quadro sottoponendo alla attenzione dei presenti spunti di paragone e riflessione tra il modo di essere stati giovani negli anni ’50 rispetto a quello odierno e fornendo un quadro veramente efficace di come in soli 60 anni la condizione di vita dei giovani sia radicalmente cambiata con tutte le conseguenze positive e negative del caso. L’avv. CARROZZONI ha poi raccontato gli eventi nei quali furono coinvolti i diplomati del ’56 nelle iniziative che vennero prese negli anni successivi con la Festa delle matricole universitarie, della quale sono state proiettate le foto più significative. Il Dott. Benedetto BARONI ha inoltre parlato del prodigioso cammino fatto dalle scienze nei sessant’anni presi in esame, in particolare nel settore sanitario con i benefici che ne ha ricevuto la popolazione.
La mattinata si è conclusa con il saluto della Preside Prof.ssa NOBILI che si è detta onorata di aver potuto ospitare nella sede dello istituto un evento che ha tutte le caratteristiche di rimanere negli annali e con un dibattito finale sollevato dalla domanda di un diplomando di quest’anno sulla validità o meno oggi degli studi classici per la formazione professionale, alla quale hanno risposto in modo difforme FRAIOLI e PARIS da una parte e BARONI dall’altra. FRAIOLI e PARIS hanno sostenuto che gli studi classici oggi assumono ancora validità per la formazione dei giovani italiani perché forniscono le cognizioni necessarie per poter poi meglio operare nella vita professionale alla quale si prepareranno con i corsi universitari. BARONI ha invece sostenuto che la società odierna è talmente cambiata che la formazione umanistica è diventata quasi superflua e dovrebbe essere aggiornata con maggiori cognizioni scientifiche e tecniche adeguate ai nuovi tempi. Ai posteri l’ardua sentenza! A conclusione, il Prof. Domenico COLASANTO ha letto alcuni versi dell’Ariosto riportando nell’uditorio il clima del tempo passato sempre consono allo spirito della cultura umanistica del Liceo Classico. E’ seguita un’agape fraterna in un noto ristorante reatino alla quale hanno partecipato anche alcuni familiari degli ex del 1956.