Riceviamo e pubblichiamo integralmente:
<< Ci uniamo alle preoccupazioni del Sindaco e dei cittadini di Amatrice in merito all’ipotesi di una ulteriore riconversione dell’ex ospedale GRIFONI in “Casa della Salute” (nella foto). In generale l’apertura delle “Case della Salute”, nella direzione in cui sta andando la Giunta ZINGARETTI, è solo un modo per giustificare la chiusura di alcuni presidi che rappresentano un vero punto di riferimento per i territori. Per quanto riguarda Amatrice, il GRIFONI possiede alcune caratteristiche che lo differenziano da tutti gli altri presidi del Lazio. E’ in primis, l’unico polo della Regione ad essere situato realmente in montagna (955 metri s.l.m.). Inoltre, gli ospedali più vicini (Rieti, Ascoli Piceno, L’Aquila) distano mediamente oltre 60 km, per più di un’ora di percorrenza in auto. Senza pensare alle difficoltà di spostamento, soprattutto nel periodo invernale, dovute al fatto che siamo in presenza di strade di montagna soggette ad intenso innevamento.
C’è in più l’aggravante che la zona è vulnerabile dal punto di vista sismico con una serie di precedenti allarmanti. E’ per questa serie di elementi che è impraticabile l’ipotesi di sostituire l’attuale polo ospedaliero di tipo C con una “Casa della Salute”. Eventualità che andrebbe a ledere il diritto fondamentale alla salute dei residenti e di tutto il Distretto dell’Alto Velino. Proprio per questo, il gruppo regionale del PdL-Forza Italia presenterà una interrogazione al Presidente ZINGARETTI e chiederà la convocazione della Commissione Sanità dove poter affrontare in modo organico il progetto delle Case della Salute e il caso Amatrice. Noi ribadiamo il nostro impegno affinché il Grifoni continui a svolgere l’attuale attività. Ogni politica di riordino della rete ospedaliera, infatti, deve puntare al necessario risparmio mantenendo, però, la qualità del servizio. E Amatrice in termini di sacrifici ha già dato! Sindaco e cittadini concordarono con l’ex Presidente POLVERINI la rinuncia ad avere quei reparti che facevano del Grifoni un vero ospedale e accettarono di conservare soltanto l’indispensabile: il pronto soccorso, 8 posti per acuti di medicina e servizi che vengono prestati anche alle vicine popolazioni delle Marche e dell’Abruzzo con inevitabili ritorni di carattere economico per la Regione Lazio. Al di sotto di questo non c’è alcun margine di trattativa >>.