Per difendere e salvaguardare il patrimonio rappresentato dai castagneti della nostra montagna dagli attacchi del “mal dell’inchiostro” e della Cinipide del castagno (nella foto), importata dalla Cina in questi ultimi anni, si sono incontrati lo scorso 28 settembre su iniziativa dell’Assessore provinciale all’Agricoltura, Oreste PASTORELLI, i rappresentanti delle altre province del Lazio per promuovere, prima iniziativa in Italia, l’Associazione Nazionale dei Castanicoltori. Nel corso dell’incontro è stato delineato un quadro drammatico per il futuro di questo importante settore economico, che già nella stagione in corso vede un calo, nel viterbese e nella Provincia di Roma (Tola e Allumiere in particolare) di oltre il 50% delle quantità prodotte oltre ad un decadimento della qualità del prodotto stesso. Ciò ad appena cinque anni dalla comparsa dell’aggressivo insetto. Il danno ovviamente non è solo di natura economica per le numerose famiglie che producono le castagne, ma si configura come un vero danno al patrimonio naturalistico di intere zone, si innescheranno frane e si danneggerà l’intero ecosistema (sorgenti, animali, funghi, fiori, ecc. dove sparissero i castagneti).
Bisogna agire con maggiore tempestività ed efficacia, ha sottolineato Aldo GREGORI, anche se la Provincia ha già iniziato a fare la sua parte, denunciando agli organi competenti la situazione: presenze del Cinipe rilevate finora a Collalto Sabino dal Dr. Daniele ALICICCO, nel Comune di Rieti dal Dr. Nicola GALLUZZO ed infine nell’Antrodocano, coinvolgendo al meglio tutti i soggetti interessati ed ha assicurato il sostegno dell'ente Provincia all’iniziativa. Concetto condiviso da tutti i presenti: Sindaco di Pescorocchiano in testa, dal Consigliere provinciale Domenico GATTI, dalla Comunità Montana del Salto Cicolano con l’Arch. Lido PALLUZZI, le università agrarie e produttori. Insomma, inizia un percorso importante per salvare un patrimonio che in definitiva appartiene a tutti.