di Gianfranco PARIS
Con la mancata inclusione della Piana reatina nelle zone vincolate del Piano paesistico , la Giunta Polverini la condanna definitivamente a diventare come tante altre del terzo mondo, distruggendo il paesaggio della Valle Santa tanto cara a San Francesco. Si è fatto in questi ultimi mesi un gran parlare della Piana reatina e della possibilità che presto cambi il bel color verde, o dorato dell'estate, nel bianco sporco permanente dei pannelli del fotovoltaico. Si sono dette un sacco di parole, quelle che più mi hanno colpito sono quelle dell'Assessore all'Urbanistica del Comune di Rieti a guida centro destra Chicco Costini che la difese in una appassionata arringa durante i lavori del Consiglio comunale. La cosa mi fece ben sperare. Ma ahimé, come accade quasi sempre in Italia, le buone intenzioni vengono sempre seppellite dagli interessi concreti di bottega. Questi i fatti. L'assessorato al Comune di Rieti, preso atto dello stop imposto dalla magistratura, su esposto dei cittadini, all'impianto di Piani Sant'Elia iniziò una fase di approfondimento della materia e lanciò l'idea di redigere un piano di insediamento di tali impianti nel territorio del Comune di Rieti che tenesse conto della vocazione di ciascuna parte dello stesso. Iniziativa senz'altro notevole e lodevole che faceva onore alle buone intenzioni dell'Assessore Costini insediatosi da poco alla guida dell'assessorato. Il 21/7 u.s. la Provincia di Rieti, per una volta tempestiva e concreta, deliberò di chiedere alla Regione Lazio un provvedimento di tutela della Piana reatina e ciò perché la legge nazionale del 2003 prevede che i pannelli del fotovoltaico possono essere installati nelle zone agricole che non siano comprese in un Piano paesistico, come nel caso della Piana reatina.
In questa situazione legislativa solo la Regione Lazio può apporre vincoli aggiuntivi per le aree agricole. Ora è accaduto invece che la Regione Lazio con una delibera ha deciso di non avvalersi della facoltà, prevista dalle linee guida del governo, di regolamentare ulteriormente la installazione di pannelli fotovoltaici nei luoghi a particolare valenza paesaggistica non includendo la Piana reatina nelle zone aggiuntive al Piano paesistico da tutelare, come invece avrebbe gradito l'assessore del comune di Rieti Chicco Costini. Di conseguenza per una legge voluta dal governo di centro destra è possibile installare i pannelli fotovoltaici in tutte le zone agricole non tutelate dell'Italia e, in mancanza delle linee guida del governo che dal 2003 ancora deve emanare, il rilascio delle licenze si preannuncia a dir poco devastante. In conclusione è accaduto che la Regione a guida centro destra, l'unica che avrebbe potuto salvaguardare la Piana reatina, ha deliberato nella sostanza che la Piana non merita tutela. E l'Assessore del Comune a guida centro destra Chicco Costini se l'è presa con l'Assessore Beccarini che appartiene alla giunta di centro sinistra della Provincia il quale ha dichiarato che è costretto a rilasciare le autorizzazioni. Beccarini e Melilli hanno anche loro molte responsabilità nella gestione della cosa pubblica, da me segnalate più volte, ma non certamente questa. E' così che funzionano purtroppo le autonomie locali nel nostro Paese. Si disse che il decentramento avrebbe consentito ai cittadini di gestire più da vicino il territorio! Io penso che in tutto questo ci sia anche una confluenza di intenti tra tutti i protagonisti della scena politica locale e nazionale di qualsiasi colore essi siano. Si incartano le cose a tal punto che alla fine vince sempre la soluzione meno favorevole al cittadino. Per giustificarsi si fa finta di litigare, mentre tutto procede nello interesse delle falangi del sottogoverno che alimentano la sceneggiata. Dopo le dichiarazioni altisonanti di Costini sul suo amore per la Piana reatina e sul suo pronto intervento per la redazione di un Piano per gli insediamenti del fotovoltaico nel Comune di Rieti e, dopo aver preso atto del comportamento della Polverini. io mi dimetterei dalla carica. Del resto chi gli e lo fa fare ad un professionista di navigare in un mare così infido che lo espone a solenni brutte figure? Ma l'Assessore regionale Sentinelli che ci sta a fare in Giunta? E il Consigliere regionale del PdL Cicchetti, perché ha ricevuto un consenso così plebiscitario? E la Consigliera Nobili? Siete tutti d'accordo sulla devastazione della Piana reatina? A giudicare dal vostro silenzio sembrerebbe di si. Con la mancata inclusione della Piana reatina nelle zone vincolate dal Piano paesistico la Regione ha condannato definitivamente la Piana reatina a diventare come le tante altre del terzo mondo. Così ora non solo dobbiamo ringraziare la Polverini perché sta facendo sparire i due ospedali di Magliano Sabina e Amatrice, ma anche di regalarci una bruttura che più bruttura non potrebbe essere concepita a danno delle potenzialità paesaggistiche di un territorio che può ben definirsi un unicum del Lazio. E ciò per consentire ai proprietari dei fondi di realizzare super guadagni con il diritto di superficie. Il trionfo della rendita parassitaria! Grazie Polverini, a maggior ragione perché la Provincia di Rieti è stata una di quelle determinanti per la Tua vittoria!