di Gianfranco PARIS
La Sabina, insieme a tutte le province del Lazio, ha fatto vincere la POLVERINI (nella foto). Sarà sempre bene ricordare che a Roma aveva vinto Emma BONINO. La nuova “governatrice” appena eletta ci regalò subito il taglio dei fondi per il completamento della dorsale appenninica che ci riguarda molto da vicino, sarebbe per noi l'uscita dal secolare isolamento dalle grandi comunicazioni nazionali. Subito dopo ci regalò la sparizione dei fondi per l'ammodernamento della Salaria. Poi ha fatto sparire l'ospedale di Magliano Sabina e mutilato quello di Amatrice facendo ingolfare quello di Rieti e costringendo i più, per curarsi con decenza e sollecitudine, ad andare a Roma, Terni o L'aquila. L'altro ieri l'ultima “porcata”. Mentre tutti noi andando alle pompe della benzina abbiamo trovato la sorpresa dell'aumento delle accise, il ripristino dell'ICI sulla prima casa e tante altri regali natalizi, il Consiglio regionale ha votato un provvedimento legislativo con il quale ha esteso il beneficio della rendita vitalizia agli assessori esterni, cioè a coloro che non sono stati eletti consiglieri regionali. Certamente i lettori sapranno che i consiglieri regionali godono degli stessi benefici di cui godono i parlamentari. Ciò è accaduto perché il PdL, per soprusi interni dell'ultimo momento, non riuscì a presentare la propria lista alle ultime elezioni regionali. Così quegli esponenti che durante la campagna elettorale, pur non potendo essere eletti, aiutarono comunque la POLVERINI, furono chiamati a ricoprire la carica di Assessore. Ora l'equiparazione a coloro che furono eletti dal popolo. A loro gli stessi benefici, come se fossero stati eletti.
I due consiglieri regionali eletti nella Lista BONINO, i Radicali ROSSODIVITA e BERARDO, hanno fatto i conti. L'operazione costerà alle casse regionali un milione di euro e lo hanno pubblicamente denunciato. Che dire di cotanto dispregio nei riguardi della popolazione del Lazio? Mentre da una parte si taglia ciò che serve alla popolazione, dall'altra si regalano benefici ai propri sostenitori. Ne più e ne meno di come fanno i dittatori che per mantenersi al potere assoldano mercenari e costringono i sudditi a pagare sempre più tasse e balzelli. C'è qui da noi solo una piccola differenza, che la dittatura non è esercitata dai singoli, ma dal complesso dei partiti che, dopo aver superato lo scoglio delle elezioni con l'inganno ed ogni altro mezzo consentito e no, fanno il loro comodo infischiandosene della collettività. Dicono che questo è qualunquismo! Forse lo è, ma quale difesa ha il cittadino di fronte a cose di questo genere? Basterà la denuncia di ROSSODIVITA e di BERARDO a far recedere il consiglio regionale da questo sopruso? Io penso di no. Quindi a me viene spontaneo gridare forte: BEN CI STA! W POLVERINI! Siamo noi che l'abbiano fatta vincere.