A Monteleone di Spoleto (nella foto) torna, presentandosi in una edizione speciale, la “Fiera di San Felice”, detta anche della transumanza. Per questo week-end, il 7 e 8 luglio, accanto allo straordinario patrimonio dei suoi terreni, a quel farro che può fregiarsi del riconoscimento della DOP e le cui antichissime origini sono testimoniate dai cereali ritrovati insieme alla Biga etrusca, saranno in esposizione le sue migliori produzioni alimentari, i suoi cavalli da allevamento, da passeggio e da soma, con un corollario di giochi equestri, di gare culinarie ed eventi gastronomici. Ma la fiera, che racconta di come questo centro incastonato tra i monti del Coscerno e Aspra sia stato baluardo di confine tra lo Stato Pontificio e il Regno di Napoli e di come i commerci si siano sviluppati lungo l’asse dell’Alta Valnerina, riserverà ai visitatori una sorpresa in più: una singolare mostra del commercio rurale che, attraverso documenti autentici, ripercorre due secoli di commercio alimentare di una famiglia di commercianti locali, la famiglia IACHETTI. L’attività, avviata con una pizzicheria da Girolamo IACHETTI, oggi prosegue con la gestione affidata a un suo discendente, anch’egli di nome Girolamo. E attorno a questa realtà produttiva e commerciale, importante per Monteleone di Spoleto, è già nata l’idea di realizzare un piccolo ecomuseo, con documenti che attestano l’ultimo centenario del commercio monteleonese, con libri paga, libri contabili, libretti che servivano a “segnare la spesa”, contratti e curiosità.
La manifestazione si avvale dei finanziamenti previsti dalla Regione Umbria con la programmazione del Piano di Sviluppo Rurale 2007/2013, per la valorizzazione e la promozione dei borghi rurali umbri attraverso i loro prodotti tipici e le peculiarità dei loro territori.