Durante la riunione congiunta della II Commissione consiliare Permanente e della Statuto e Regolamenti, l’Assessore ai Rapporti Istituzionali, Piero MIGNINI (nella foto), ha spiegato il percorso procedurale del CAL - Consiglio per le Autonomie Locali sul riordino delle Province. Presente anche l’Assessore al Bilancio BELLINI. << La situazione è molto complessa. All’inizio doveva essere redatto, da parte di una commissione nominata dal CAL nella quale partecipano ANCI e UPI, un documento politico a sostegno della proposta, già formulato in varie sedi del riordino istituzionale, che possa consentire di mantenere in Umbria 2 Province - ha spiegato MIGNINI. L’ipotesi sul quale si è ragionato è quella che raffigura le 2 Province partendo dagli accorpamenti delle attuali ASL umbre. Su questa proposta si sarebbero dovuti pronunciare tutti i Comuni con parere vincolante a maggioranza. Tale proposta, per quarto riguarda la Provincia di Perugia, è assolutamente non accettabile. Non è un procedimento in linea con il dettato costituzionale. Crediamo che la commissione, dopo avere individuato tutte le ragioni politiche a sostegno della proposta delle 2 Province, debba individuare la soluzione da proporre e chiedere ai Comuni interessati, e solo a questi, di pronunciarsi. Resta comunque un passaggio difficilissimo sia per i tempi estremamente ristretti ed anche per un clima poco sereno da un punto di vista politico: per questo lavorare in questi termini è molto difficile. Rimane comunque l’impegno della Commissione - ha concluso l’Assessore ai Rapporti Istituzionali - che nei prossimi giorni si riunirà di nuovo, nel determinare le condizioni che consentano all’Umbria di essere governata al meglio >>.
Luca BALDELLI, Capogruppo del PRC, ha spiegato nel suo intervento: << Sono sconfortato, è incostituzionale voler ridurre le Province ad una sorta di consorzio dei Comuni, e anche l’idea ‘domino’ dello spostamento in questa o quella Provincia è una bestialità >>. Piero SORCINI, Capogruppo del PdL, ha ribadito la necessità di un confronto serio tra le parti istituzionali, in particolare tra CAL e Provincia, mentre Enrico BASTIOLI, Capogruppo dei Socialisti Riformisti, ha ricordato che le due Province sono necessarie per la difesa dei servizi ai cittadini. << Il problema - ha aggiunto BASTIOLI - è quello di dare un assetto territoriale alle due Province in un processo veramente democratico: dobbiamo fare in modo che i nostri rappresentanti che si rapporteranno con il CAL possano avere un posizione chiara e precisa dal Consiglio provinciale >>. Molto deciso Franco GRANOCCHIA, Capogruppo dell’Italia dei Valori: << Se le Province devono essere costituite in questa maniera, è come se di fatto fossero già state chiuse. Che la Regione decida se ne vuole fare una o due senza delegare il problema ad altri organi >>. Per Massimiliano CAPITANI, del PD, il tavolo vero del confronto è quello sulle riforme endoregionali, mentre per Bruno BIAGIOTTI, del PdL, la situazione attuale è figlia della precarietà nella quale versano tutti i partiti politici. << Dobbiamo ribadire con forza - ha aggiunto - che un Ente con il nostro, di area vasta, possa agire attraverso il controllo democratico, cioè attraverso le elezioni liberamente fatte dai cittadini. Un deciso noo all’ente non elettivo di secondo grado >>. Per Laura ZAMPA, del PD, il nodo del problema sta nel fornire, cosa assolutamente da mettere prima di qualsiasi discorso, servizi di qualità ai cittadini. << Bisogna diventare noi protagonisti del cambiamento >>.