Lo scorso venerdì, a Roma, si è insediato il Comitato di attuazione del Protocollo di collaborazione tra Ministero degli Interni e Regioni per l’integrazione e la condivisione di banche dati nazionali e regionali sui contratti pubblici anche ai fini antimafia, l’analisi delle criticità del ciclo dei contratti e lo sviluppo e la diffusione di buone prassi attraverso linee guida e protocolli di legalità. La Regione Umbria, insieme a Campania, Emilia Romagna e Piemonte, partecipa alle attività previste nel Protocollo di collaborazione in materia di legalità negli appalti pubblici sottoscritto il 10 ottobre scorso tra il Comitato di Coordinamento per l’Alta Sorveglianza Grandi Opere (CCASGO) del Ministero dell’Interno e ITACA (Istituto per l’innovazione e Trasparenza degli Appalti e la Compatibilità Ambientale), organo tecnico della Conferenza delle Regioni. Attraverso il Comitato si pongono le basi operative per l’avvio di una collaborazione tra il Ministero e le Regioni su temi delicati come l’attuazione delle nuove norme che hanno consentito l’immediata entrata in vigore del codice antimafia, l’avvio della banca dati nazionale unica della documentazione antimafia in funzione dell’accelerazione delle procedure di rilascio della certificazione antimafia e il potenziamento dell’attività di prevenzione dei tentativi di infiltrazione mafiosa nel sistema degli appalti pubblici.
L’Assessore regionale Stefano VINTI (nella foto) ha dichiarato: << L’insediamento del comitato è un ulteriore passo in avanti della Regione dell’Umbria ai fini del contrasto alle infiltrazioni mafiose negli appalti pubblici e per la tutela della legalità. Quello della criminalità organizzata è un business da 150 miliardi di euro, che sottrae allo Stato ingenti risorse. Per questo riteniamo che lo sforzo che stiamo compiendo rappresenti anche una risposta alla crisi economica >>.