Riceviamo e pubblichiamo integralmente una nota del Movimento Civico Rieti Virtuosa:
<< Con l'approvazione della Delibera su ASM di "indirizzo affinché l'Ente predisponga una gara a doppio oggetto", senza però specificare proprio l'oggetto di gara, la maggioranza in Consiglio comunale ha dato prova di voler continuare a perdere tempo prezioso, mantenendo gli affidamenti illegittimi dei principali servizi del Comune di Rieti in capo a delle Società per azioni senza il minimo rispetto delle normative sugli appalti di servizi pubblici, come paradossalmente riportato nella Delibera stessa. In tal modo si avrà un solo scenario possibile a prescindere dall'esito della gara a doppio oggetto per la scelta del socio privato "operativo" di ASM (prevedibilmente negativo vista l'esposizione della Società e l'ampiezza dei servizi che il socio andrebbe a gestire): l'ASM non sarà più in grado di pagare gli stipendi a gran parte dei lavoratori in quanto, nella migliore delle ipotesi, non gestirà più i servizi di igiene urbana di altri 10 Comuni, oltre ai servizi già esternalizzati dal Comune di Rieti, e la Corte dei Conti farà definitivamente luce sul bilancio del Comune capoluogo rilevando che il debito di 30 milioni di euro nei confronti della propria partecipata è rimasto tale e, soprattutto, parte di esso risulterebbe iscritto nei debiti fuori bilancio.
Eppure la via d'uscita, anche per salvaguardare tutta l'occupazione, era proprio seguire quanto scritto nel programma elettorale della Giunta PETRANGELI, creare cioè un'Azienda Speciale Pubblica, eventualmente mettendo prima in liquidazione ASM e SOGEA le quali, a causa dell'assetto societario ereditato dall'ex Assessore PERELLI (che stranamente ha chiesto di valutare la fattibilità della ripubblicizzazione), per legge non potevano e non potranno gestire servizi pubblici locali, a meno che non si voglia continuare a violare le norme di settore come è stato fatto dal 2004 (anno della privatizzazione di ASM senza gara a doppio oggetto) ad oggi e come è stato rilevato sia dal TAR del Lazio che dall'Autorità di vigilanza. Ed è proprio su questo assunto che si fonda la nostra Delibera d'Iniziativa popolare nella cui Relazione d'accompagno (www.rietivirtuosa.it/wp-content/uploads/Relazione-comitato-promotore_290414.pdf), portata all'attenzione dei consiglieri comunali prima in Commissione Bilancio e poi in sede di Consiglio, ha evidenziato come sarebbe stato molto più conveniente procedere a questa soluzione piuttosto che ad una gara a doppio oggetto che rischia di tenere il Comune ancora sotto scacco dell'attuale socio privato, nonostante le sue quote societarie valgano addirittura probabilmente meno di quelle nominali (al massimo 1 milione di euro, cioè un trentesimo del debito). Ma allora, se a nulla valgono i Decreti milleproroghe che sono spendibili in tutt'altre circostanze, o la scusa dei vincoli di Bilancio, visto che il parere negativo del Dirigente Finanziario sulla Delibera popolare non si fonda su alcun dato economico, ci chiediamo perché non sia stata scelta questa soluzione che, numeri alla mano, avrebbe permesso all'Amministrazione di rientrare veramente nel debito, prima di tutto contestando all'ASM alcuni servizi non svolti sin dal 2002 e che inspiegabilmente continuano ad essere liquidati, poi allargando la società consortile ai Comuni del Montepiano Reatino come auspica lo stesso PETRANGELI. Tuttavia, riteniamo ci sia ancora tempo per rimediare, considerato il rinvio al prossimo Consiglio comunale della discussione delle 4 Delibere di iniziativa popolare promosse da Rieti Virtuosa insieme ad altre associazioni e cittadini che hanno costituito il Comitato promotore e sostenute dai sindacati dei lavoratori. Facciamo quindi appello a tutti i consiglieri affinché valutino la nostra proposta su dati oggettivi (pretendendo quindi che venga fatta una valutazione economica delle azioni ASM) augurandoci che non ci siano già accordi extra-istituzionali legati ad interessi privati di cui la cittadinanza (e la Procura della Repubblica) non debba essere messa a conoscenza, come ventilato da qualcuno in Consiglio comunale >>.