Il nuovo CdA è entrato nel vivo dell’attività dell’ente. Nelle prime due riunioni sono stati esaminati gli atti relativi a tutti i campi di intervento del Parco e il Presidente, Oliviero OLIVIERI, si dichiara molto soddisfatto di come i componenti del principale organo di indirizzo politico dell’ente abbiano intrapreso questa nuova avventura. Infatti, non sempre è facile comprendere la complessità delle attività di un parco nazionale, chiamato a promuovere uno sviluppo responsabile, in grado di coniugare le esigenze socio economiche a quelle delle risorse naturali. Sono attività che richiedono conoscenze approfondite e un approccio interdisciplinare, senza considerare la complessità derivante dalla vastità di un territorio molto eterogeneo.

 

E’ il caso, ad esempio, delle valutazioni ambientali sugli interventi di trasformazione del territorio, ambito nel quale il Parco ha voluto coinvolgere direttamente i consiglieri in un’ottica di trasparenza e partecipazione. << Voglio coinvolgerli sempre più - ha dichiarato OLIVIERI - soprattutto nelle procedure di valutazione e autorizzazione di opere e interventi, sia per far entrare le amministrazioni locali nella complessa gestione del territorio, sia per far comprendere le difficoltà normative e gestionali di questo specifico ambito >>. A questo proposito, OLIVIERI riporta un dato emblematico, che invita a far riflettere: << Ci tengo particolarmente a far sapere che, contrariamente a quanto si pensa e spesso si dichiara, non esistono elementi e dati che possano far pensare al Parco come a un vincolo allo sviluppo del territorio. Semmai i dati dimostrano un grande impegno nel trovare soluzioni concordate alle varie problematiche: basti pensare che su tutte le procedure autorizzative di vario tipo che il Parco ha vagliato nel 2014 i dinieghi sono stati inferiori al 2% >>.