Riceviamo e pubblichiamo integralmente una nota di Sauro CASCIANI, candidato dell'Italia dei Valori alle prossime Elezioni del Consiglio regionale del Lazio:
<< In qualità di candidato al Consiglio regionale nella lista dell’Italia dei Valori e soprattutto di uomo impegnato ormai da anni nell’attività politica, sento il bisogno di intervenire su di un tema che in questi giorni ha interessato le cronache dei vari organi di stampa: l’improrogabile esigenza (a quanto pare sentita tanto a destra quanto a sinistra) di adottare un cosiddetto “codice etico” per gli operatori della politica. Sono perfettamente consapevole che il nostro Paese stia vivendo una fase di regressione culturale ed oscurantismo, ma malgrado ciò ancora mi stupisco e mi indigno di fronte a questioni che spostano sempre più in avanti il limite della decadenza. Se il nostro Paese fosse un “Paese normale” il problema non si sarebbe neanche posto. Dovrebbe essere scontato che chi riceve un mandato dai cittadini per gestire, in nome e per conto dei loro interessi, la cosa pubblica, lo faccia nel pieno rispetto delle regole. Ed invece, a quanto pare, l’Italia è divenuto negli anni un Paese dove niente è scontato e dove al peggio non c’è mai limite. Non solo: viene da pensare che se la stessa politica esprime in maniera così forte tale esigenza non sta né più e né meno che esercitando un’ammissione di colpa. E tutto questo nella completa indifferenza dei cittadini che, anestetizzati dall’abitudine al “di tutto e di più”, ormai non ci fanno neanche caso. Non riesco ad immaginare in Paesi quali Germania, Francia, Inghilterra o qualsiasi altro stato cosiddetto emancipato e civile, un dibattito incentrato sulla necessità di dare un etica all’agire politico.
Allora forse esiste in questo Paese il problema della legalità? Allora forse l’Italia dei Valori ha precorso i tempi? Ebbene si! Il problema esiste ed è grave ed incancrenito. E proprio sulla consapevolezza di questo problema che è nato il movimento facente capo a DI PIETRO e che man mano va raccogliendo sempre più attivisti, simpatizzanti ed elettori. E’ proprio sulla consapevolezza che, al di là di quel che afferma l’On. SANTELLI, il problema del nostro Paese non è una giustizia “utilizzata per scopi politici”, ma una “politica strumento di malaffare”. Il problema esiste, dunque, ed il doverlo risolvere è divenuto oramai improcrastinabile. Basta un “codice etico”? Questo è difficile stabilirlo, ma se sarà, già sarà qualcosa. Spero solo che, se sarà, considerati i soggetti politici che si sono fatti promotori di questa iniziativa, questo dovrà innanzitutto interessare Presidenti del Consiglio dei Ministri, Sottosegretari di Stato, Parlamentari e “compagnia cantando”. La problematica va perciò affrontata con tutto l’impegno, la forza, la determinazione che questo compito richiede considerato quanto questo paradigma politica-affare-malaffare sia di fatto divenuto sistema (oggi più di prima). Questa esigenza inoltre nasce da motivazioni non solo di carattere etico, ma anche e soprattutto politico. Come saprete la battaglia che l’Italia dei Valori ha intrapreso ormai da anni, la ragione stessa della sua esistenza, è proprio quella sulla legalità. Sono convinto, come la maggior parte degli italiani, che niente oggi sia più urgente nel nostro paese del ripristino, o meglio dell’affermazione di una condizione di legalità. Condizione di legalità e rispetto delle regole che deve assolutamente prescindere dall’appartenenza a questa o quella lobby, a questo o quel ceto sociale, a questa o quella casta. Nel paese dei baronati e delle corporazioni è di vitale importanza riaffermare che niente e nessuno sia al di sopra della legge o possa ignorare le regole. E prima fra tutte le regole da rispettare e riaffermare è la nostra Costituzione repubblicana. Mi convince e convince sempre più italiani che qualsiasi altra battaglia per la difesa o l’affermazione di diritti, per l’emancipazione di soggetti o classi, per lo sviluppo, non sia praticabile se non in una condizione di legalità. E’ su questa convinzione che uomini come Marco TRAVAGLIO sono direttamente impegnati a sostegno dell’Italia dei Valori. E’ su questa convinzione che un uomo da sempre di sinistra come il sottoscritto è arrivato a scegliere di candidarsi nella lista dell’IdV (al di là di quello che qualche pennivendolo va velatamente insinuando sulla stampa locale), la convinzione cioè che quella stessa idea di “Democrazia progressiva” che ispirò i padri Costituenti tanto cara a TOGLIATTI quanto a DE GASPERI, non possa assolutamente prescindere dal ferreo rispetto delle regole che questi ci hanno lasciato >>.