La figura di Celestino V, il Papa del “gran rifiuto”, unirà Norcia e L’Aquila. L’appuntamento è nella città di San Benedetto per sabato 28 giugno, alle ore 15.00, presso la Sala del Consiglio Maggiore, e vedrà la partecipazione di un nutrito gruppo di studiosi che si confronteranno su aspetti storici culturali e religiosi, oltre che sui proficui risvolti che la realizzazione di una “rete di città celestiniane” potrà avere sul piano turistico ed economico. << Celestino V è una grande figura dalle molteplici valenze religiose e istituzionali - ha dichiarato Lelio DE SANTIS, Assessore del Comune de L’Aquila - e lo scorso anno, in occasione del VII centenario della sua canonizzazione abbiamo voluto avviare nel capoluogo abruzzese un progetto finalizzato a creare una rete di città italiane ed europee nel nome di Celestino V. L’incontro a Norcia è un ulteriore passo in avanti per concretizzare questo ambizioso progetto >>. Un progetto guardato con attenzione dal Sindaco di Norcia, Nicola ALEMANNO, poiché di grande significato simbolico oltre che uno scambio culturale di notevole spessore poiché unisce la figura di San Benedetto a quella di Celestino V.
<< Paolo VI nel 1964, proclamando San Benedetto patrono d’Europa - ha proseguito ALEMANNO - volle sottolineare la grande capacità del Santo di unificare i popoli sotto i principi di pace, religione e civiltà in un periodo di grande crisi sociale che vedeva il crollo dell’impero romano. Valori e concetti che sono contenuti anche nella Bolla del Perdono di Celestino V. Mi auguro – conclude il sindaco - che il legame con L’Aquila continui nel tempo e sia foriero di nuove opportunità culturali, sociali e turistiche >>. Una opportunità che la nuova Amministrazione nursina ha voluto cogliere nella sua interezza anche perché, non solo Norcia ma anche l’Umbria è disseminata di testimonianze legate a Celestino V. Infatti, la scelta del pio eremita giunse dopo 27 mesi di vacanza della Sede Pontificia, quando i cardinali elettori, riuniti nella sala del conclave predisposta nei sotterranei della cattedrale di Perugia, il 5 luglio 1294, riuscirono ad appianare i loro insanabili contrasti per convergere unanimi sul nome di Pietro dal Morrone, la cui fama di santità aveva superato le montagne d’Abruzzo e raggiunto non solo la Curia romana ma anche le corti dei sovrani europei. Per quanto riguarda Norcia, molteplici sono le testimonianze legate a Celestino V e soprattutto ai monaci celestini, individuate da una certosina ricerca avviata in passato da Romano CORDELLA e Rita CHIAVERINI. I due studiosi, membri della Deputazione di Storia Patria per l’Umbria, hanno predisposto un accurato elenco sulle testimonianze celestiniane presenti nella basilica di San Benedetto, nella chiesa di Santa Scolastica e nell’archivio storico, sia diocesano che comunale di Norcia.