Riceviamo e pubblichiamo integralmente una nota di Gianfranco PARIS, Presidente provinciale dell'ANVRG:
<< I Fanti della Divisione Venezia che l'8 settembre del 1943 si trovavano in Montenegro, molti erano della Provincia di Rieti, anziché arrendersi ai tedeschi si unirono agli alpini della Divisione Taurinense e formarono la Divisione GARIBALDI che combatté a fianco dei partigiani di Tito contro i tedeschi in Jugoslavia fino alla fine della guerra. Essi erano ventimila e tornarono solo in tremila, dopo indicibili sofferenze, ma invitti in una formazione militare contrassegnata dalla stellette, le stesse con le quali erano partiti allo scoppio della seconda guerra mondiale. Questi patrioti che avevano rifiutato di arrendersi ai tedeschi, dopo la guerra furono malvisti dalla destra perché avevano combattuto a fianco dei partigiani di Tito e dalla sinistra perché erano militari chiamati alle armi da MUSSOLINI. Un bell'esempio di strumentalizzazione bypartisan dei fatti della storia. La resistenza non fu fatta solo dalle brigate comuniste. Ad essa parteciparono con eguale tributo di morti patrioti italiani di tutti i colori politici. Molti dei quali furono eliminati dagli stessi loro compagni di lotta per motivi di predominanza politica. Nel ricordo di tutti questi eroi che sacrificarono la loro vita per il ritorno della democrazia in Italia, l'ANVRG - Associazione Nazionale Veterani e Reduci Garibaldini nella ricorrenza del 25 Aprile inchina il suo Labarodi fronte al sacrificio di tutti ed auspica che il popolo italiano sappia finalmente prendere coscienza di ciò che è realmente accaduto e di collocarlo al giusto posto nella memoria collettiva >>.