Riceviamo e pubblichiamo integralmente una nota di Maria Francesca BOTTARI, Vice Presidente del Comitato provinciale dell’ANPI:
<< Oltre a rabbrividire per quanto accaduto a Poggio Bustone, ci preme segnalare l'avvenimento che più ci ha fatto indignare in questa giornata di commemorazione della liberazione, evento che ha consolidato proprio l'unità d'Italia di cui tanti omaggi per la ricorrenza del 150° anno, nonostante sia messa in serio pericolo proprio dall'attuale Governo, antidemocratico, razzista e intollerante come quello del ventennio fascista. Siamo infatti a constatare che l'unico avvenimento istituzionale che si terrà nel Comune di Rieti è di fatto una falsificazione storica messa in atto dall'ANPC intorno alla figura di Pio XII. Con l'appuntamento presso l'Auditorium VARRONE i reatini vengono invitati ad una riflessione sulla figura di Pio XII con il sospetto intento, vista la storia politica degli unici relatori invitati, di un revisionismo della sua figura, ritenuta dagli storici a dir poco ambigua in merito alle posizioni e all'immobilismo assunti durante e dopo il regime nazi-fascista. In verità già prima del 1933 PACELLI (ancora Segretario di Stato Vaticano) intratteneva le prime relazioni con HITLER, per conto di Pio XI, al solo scopo di mantenere i privilegi ecclesiastici (tasse, proprietà, scuole e ospedali cattolici, ecc.) e, dopo la Liberazione, non smentì la sua reale inclinazione verso gli i regimi autoritari, boicottando il Referendum del '46 diretta conseguenza dei moti di libertà culminati nel '45.
Ci meraviglia che a promuovere tale iniziativa sia proprio un'associazione di partigiani quando ci saremmo aspettati un vivo sdegno per l'iniziativa del Comune di Rieti che, con i soldi dei cittadini, relega l'immagine del 25 Aprile ad un'ambientazione desolante impressa nei manifesti apparsi in questi giorni. Vista dunque l'urgenza per un contesto nazionale in cui si stanno consumando, proprio in questi giorni, le deportazioni dei Rom ad opera di ALEMANNO (“amico” della Giunta EMILI), cogliamo l'occasione per lanciare un appello accorato a tutti i democratici antifascisti (laici, cristiani e di ogni altro credo religioso) per la costituzione di un Comitato Antifascista Reatino che vigili sugli atti di intolleranza nel territorio e ricostruisca con i giovani un vero moto di orgoglio patriottico. Ci piace regalare alle giovani generazioni le parole di Pier Paolo PASOLINI che dedicò a Pio XII un epigramma che così si conclude: “Lo sapevi, peccare non significa fare il male: non fare il bene, questo significa peccare. Quanto bene tu potevi fare! E non l'hai fatto: non c'è stato un peccatore più grande di te” >>.