Lunedì 1 giugno, Giosuè CALABRESE parteciperà, alle ore 16.30, presso la sede della V Comunità Montana del Montepiano Reatino, al confrontro tra i candidati organizzato dalle associazioni locali di volontariato. << La cittadinanza - ha dichiarato CALABRESE - è generosa e disponibile. Vantiamo un notevole numero di associazioni, sia di ispirazione laica che cattolica. Per questo mi sembra si possa iniziare a lavorare insieme al disagio latente dei giovani, che presenta almeno tre tipologie di “sbocchi”: fuga dal territorio dovuta alla mancanza oggettiva di opportunità lavorative e formative, alcoolismo ed uso di nuove droghe dovuti ad una sorta di noia o “apatia” esistenziale e, infine, depressione e suicidio dovuti, anche, all’assenza pressoché totale di confronto e “dialogo” con parametri di riferimento costruttivi come la famiglia, la scuola, i centri giovanili ecc. Con le associazioni di volontariato solleciteremo i centri e le comunità giovanili a portare avanti, anche, auspicabilmente, in sinergia con le scuole, azioni non solo di natura ludico-ricreativa o sportiva, ma soprattutto finalizzate al confronto aperto su tematiche concrete come la droga, il sesso, l’aborto, la guerra, il lavoro, l’eutanasia.
Nel quadro dell'assistenza - ha proseguito CALABRESE - va ripensata la nostra politica dell'immigrazione. Non c'è dubbio alcuno dell'esistenza di un sempre maggiore disordine nei flussi migratori, dell'illegalità crescente, del lavoro sommerso, delle carenze dei servizi di supporto che sono le amplificazioni di problemi storici della nostra Italia e che rischiano di essere aggravati dalla crisi economica. Problemi che interrogano la cattiva coscienza di una comunità che continua a richiedere manodopera per il lavoro che gli italiani non vogliono fare, ma che non si dispone adeguatamente ad accogliere queste persone. Con la collaborazione delle associazioni, riconosceremo la sussidiarietà della famiglia quale luogo di cura, educazione ed assistenza non solo per i figli ma anche per gli anziani, i diversamente abili, i non autosufficienti. Questo diventerà il compito centrale della Provincia attraverso la sperimentazione di nuove forme di servizio all’infanzia (asili aziendali, asili condominiali); la costituzione di un fondo per il microcredito da destinare alle famiglie meno abbienti che non riescono ad avere accesso al credito bancario; revisione delle tariffe per i consumi primari (acqua, luce, gas) tenendo conto che il maggior consumo di un nucleo familiare numeroso non significa spreco ; riguardo alle tariffe sui servizi (asili nido, scuole materne, mense scolastiche, trasporti pubblici) è necessario prevedere il dimezzamento della tariffa per il terzo figlio e la completa gratuità dal quarto figlio in avanti. Per questo - ha concluso Giosuè CALABRESE - provvederò a istituire un Assessorato della Famiglia, distinto da quello delle politiche sociali, con compito di coordinamento tra i vari assessorati, finalizzato all’adozione di concrete politiche a favore della famiglia e una consulta permanente per la famiglia con la presenza delle associazioni di volontariato. A questo aggiungerò lo sviluppo dell'edilizia convenzionata ed agevolata che tenga conto delle famiglie con più componenti e che consenta un più facile accesso alle famiglie meno abbienti e accesso ad affitti agevolati per le giovani coppie e alle famiglie con più figli >>.