<< Il rispetto della laicità delle istituzioni e il richiamo a San Francesco e San Benedetto nello Statuto della Regione possono convivere, senza escludersi l’una con l’altro, ma rafforzando l'identità dell'Umbria quale culla dei due Santi e dei principi della pace, del dialogo, del rispetto delle culture >>. E' quanto scrive, in una nota, Eros BREGA (nella foto), Presidente del Consiglio regionale, che plaude alla proposta del Vescovo di Terni e Presidente della Conferenza Episcopale Umbra, Mons. Vincenzo PAGLIA, di inserire un esplicito riferimento ai due Santi nello Statuto regionale. Proposta rilanciata all’indomani dell’annuncio della visita di Papa RATZINGER ad Assisi. << Proprio la visita di Benedetto XVI nella nostra terra - prosegue BREGA - salutata da tutti con favore, potrebbe essere l’occasione per dare una maggiore caratterizzazione alla nostra regione richiamando nello Statuto, San Francesco e San Benedetto, due testimoni di civiltà e di pace. Non si tratta di sostenere una questione spirituale, né politica. Si tratta, invece, di riconoscere e valorizzare la regione nelle sue radici culturali più profonde e darle una dimensione sovraterritoriale. Non a caso, si chiede il riconoscimento del Patrono d’Italia e di quello d’Europa. Due Santi conosciuti in tutto il mondo, i cui principi e testimonianze di vita sono ancora attuali e continuano a ispirare le culture dei paesi democratici, compreso lo stesso Statuto della Regione nel quale si fa esplicito riferimento a valori fondamentali quali “la cultura della pace, della non violenza, del rispetto dei diritti umani, dell’accoglienza, della coesione sociale, delle differenze, della qualità dell'ambiente e del patrimonio spirituale fondato sulla propria storia civile e religiosa” >>.
Anche Luca BARBERINI, Consigliere regionale del PD, ritiene << … giusta e profondamente condivisibile >> la proposta di inserire nello Statuto della Regione Umbria il richiamo ai Santi Francesco e Benedetto, lanciata da Mons. PAGLIA. Secondo BARBERINI l’integrazione alla Carta regionale si rende necessaria << … per definire ancor meglio quelle radici di pace, e tolleranza che rappresentano un valore sempre vivo e attuale lasciatoci dalla testimonianza umana e religiosa dei due santi umbri >>. << La libertà religiosa è elemento imprescindibile di uno stato di diritto e per dare un contributo prezioso nella costruzione della pace e di un ordine sociale giusto, Benedetto XVI e i leader delle principali religioni del mondo si incontreranno non in una qualunque città, ma ad Assisi, la stessa terra che Giovanni Paolo II scelse per la sua spiritualità la prima volta, 25 anni fa. Di fronte a tutto ciò stride fortemente la mancata caratterizzazione, o forse sarebbe meglio dire la negazione, nello Statuto regionale dell’Umbria dei riferimenti ai santi Benedetto e Francesco >>. Sandra MONACELLI, Portavoce dell’UdC, interviene sulla proposta del Vescovo di Terni di inserire nello Statuto regionale un riferimento ai Santi Francesco e Benedetto << … che rappresenta un invito opportuno e condivisibile nell’accelerazione del processo di revisione dello Statuto regionale che nella sua approvazione era rimasto schiacciato da un falso concetto di tolleranza e più ancora da una ingiustificata deriva laicista. Se i capi delle principali religioni del mondo - conclude la MONACELLI - accettano di incontrarsi ad Assisi e non si sentono offesi dall’invadenza della spiritualità francescana, allora credo che più e meglio possa fare il Consiglio regionale dell’Umbria, riconoscendo le peculiarità che hanno determinato la coscienza storica e l’identità, oggi negata, dell’intera comunità regionale >>. << Anche per quanto attiene al Gruppo del Pdl la proposta di inserire nello Statuto della Regione il riferimento a San Francesco e San Benedetto ci trova consenzienti e per questo chiediamo che venga fatta la modifica prima della visita del Papa ad Assisi >>. Lo chiede Raffaele NEVI, Capogruppo del PdL, che è anche Vice Presidente della Commissione Statuto ed aggiunge << … visto che anche una parte della sinistra lo condivide, siamo pronti anche a una votazione trasversale pur di arrivare al risultato di avere uno Statuto più attento alla storia, alla cultura e alla tradizione della nostra Regione >>.