Una folla imprevista ha invaso l'Archivio di Stato di Rieti in occasione della presentazione della ristampa del libro “Rieti nel Risorgimento italiano”, di Angelo SACCHETTI SASSETTI, in occasione della mostra su Lodovico PETRINI e la Loggia Sabina all'Oriente di Rieti del 1863-64. Il libro è stato presentato dal curatore della ristampa Avv. Gianfranco PARIS (nella foto di Luigi BERNARDINETTI), dal Direttore dell'Archivio di Stato di Rieti, Roberto LORENZETTI, e dal Prof. Valerio LEONI, dell’Università La Sapienza. Ospiti d'onore il Gran Maestro Onorario del GOI Luigi SESSA e il Presidente della Camera circoscrizionale dei Maestri Venerabili delle logge laziali Massimo ANTOCI Molti hanno cercato di ascoltare dalla scala che conduceva alla sala e molti si sono dovuti accontentare della sola mostra che era situata al pian terreno della struttura in cui è situato l'Archivio reatino per incapienza della sala. Gli oratori hanno posto l'accento sul valore della libro per la città di Rieti, in particolare per la celebrazione del 150° anniversario dell'Unità d'Italia, e sulle motivazioni che hanno spinto l'Avv. PARIS a farsi promotore della ristampa diretta soprattutto a diffonderne la lettura tra gli studenti e le ultime generazioni. LORENZETTI ha ricordato che l'Archivio reatino possiede i documenti lasciati dal SACCHETTI alla sua morte con il vincolo di non poterli rendere pubblici prima del 2019. Ha detto anche che l'Archivio reatino si considera punto di riferimento di tutti coloro che vogliono conoscere e approfondire la storia e la cultura del nostro territorio.
Il Prof. LEONI ha ricordato il suo rapporto diretto con il Prof. SACCHETTI e ha fatto conoscere che il nonno Marchese Tito LEONI fu per moti anni Maestro Venerabile della Loggia Massonica Sabina Oriente di Rieti quando la stessa rinacque nel 1904 e raccolse quasi tutta la Rieti che contava fino al 1924, anno in cui fu distrutta dalla furia fascista. Il Prof. Luciano TRIBIANI, curatore della mostra insieme alla Dr. Maria Giacinta BALDUCCI, Vice Direttrice dello Archivio, ha poi raccontato la sua esperienza di lettura dei documenti della Loggia che si riferiscono agli anni 1863 e 1864 spiegando ai presenti che, leggendo i documenti, ha ricavato la convinzione che i massoni reatini che si raccolsero intorno alla Loggia Sabina di Lodovico PETRINI fossero quell'intellighenzia reatina che aveva partecipato al Risorgimento e che poi si adoperò per inserire degnamente la Sabina nel nuovo stato unitario con impegno nel sociale e per la realizzazione di opere pubbliche di rilievo come la ferrovia Terni-Rieti-L'Aquila-Sulmona e lo zuccherificio reatino. Il Dr. Luigi SESSA, dopo aver portato il saluto del Gran Maestro in carica Gustavo RAFFI, ha ringraziato il comitato per il 150° anniversario per la mostra dedicata a Lodovico PETRINI e alla Loggia reatina del 1863-68 mettendo in evidenza il contributo dei massoni alla formazione dello stato unitario subito dopo la proclamazione del Regno d'Italia del 1861 ed ha concluso affermando che la Massoneria in Italia, dopo aver dato un contributo determinate per l'unificazione, ha sempre accolto nelle sue fila nella stragrande maggioranza dei casi gente rispettosa dei valori umani in senso laico e delle leggi giurando fedeltà alla costituzione repubblicana al momento della iniziazione. Si ricorda che la mostra può essere visitata da lunedì a venerdì, dalle ore 10.00 alle ore 13.00 e dalle ore 15.30 alle ore 18.30.