Un bilancio senza dubbio positivo per il Servizio Controllo Costruzioni dell’Amministrazione provinciale di Perugia che, nonostante i notevoli cambiamenti introdotti dall’entrata in vigore della Legge Regionale n°5/2010 sulle “Autorizzazioni in zona sismica”, che ha inserito l’obbligo di autorizzazione per tutte le costruzioni da realizzare in zona sismica di I e II categoria la Provincia di Perugia, fa registrare il rilascio di 2.275 autorizzazioni su 3.000 progetti presentati. A fare il consuntivo di un anno di attività sono stati: l’Assessore alla Protezione Civile, Roberto BERTINI; il Dirigente del Servizio Controllo Costruzioni e Protezione Civile, Utilio NASINI; l’Ing. Elisabetta AISA (nella foto) e il Geologo Francesco SAVI. << La nuova procedura di rilascio di autorizzazioni in zona sismica - ha dichiarato BERTINI - ha comportato per il Servizio Controllo Costruzioni e Protezione Civile, uno straordinario impegno da un punto di vista organizzativo con impiego del personale dipendente al massimo delle proprie possibilità lavorative, anche in considerazione dei limiti imposti dalle norme nazionali che non permettono un incremento e una stabilizzazione del nuovo personale negli enti locali. In questo primo anno sono stati presentati circa 3.000 progetti, sono state rilasciate 2.275 autorizzazioni parti al 80% delle richieste effettuate, 292 progetti sono in attesa di documentazione integrativa. Da 14 anni la Regione dell’Umbria ha delegato alla Provincia di Perugia, il controllo sulla progettazione strutturale in ambito sismico. I dati in nostro possesso ci dicono che negli anni passati venivano presentati circa 5.000 progetti all’anno mentre in questo anno siamo scesi a 3.000, questo a conferma di un innegabile flessione in negativo del settore edile >>.
<< Con la nuova Legge Regionale - ha proseguito NASINI - siamo passati da controlli a campione a controllo a tappeto su tutti i progetti che vanno dal semplice muretto alla costruzione di un palazzo, in concomitanza con l’entrata in vigore della nuove norme tecniche per la progettazione in zona sismica. Per capire bene questa nuova legge, che apre ad una nuova filosofia nella progettazione degli edifici, il nostro settore si tiene continuamente aggiornato in modo da poter rispondere alle molte domande e perplessità che ci vengono rivolte. Ad un anno dall’applicazione di quest’ultima, posso dire che questa norma sembra più rivolta ai professionisti che alle imprese >>. Elisabetta AISA, nel suo intervento a sottolineato come: << … la norma sulla progettazione in zona sismica sia rivoluzionaria ma anche molto complessa e non ha avuto un necessario periodo di rodaggio in quanto resa obbligatoria, in maniera repentina, dopo il terremoto de L’Aquila >>. << Questa norma - ha concluso SAVI - è pensata per avere un maggior livello di conoscenza dei materiali sui quali si va a costruire, ovvero sul terreno. Nella nuova norma sono richiesti dati specifici sulle caratteristiche del terreno, molto utili ad una costruzione più idonea e stabile del fabbricato >>.