Informare e sensibilizzare i cittadini, in particolare i giovani, per stimolare modifiche positive dei comportamenti rispetto all’ambiente, costruire una rete di collaborazioni esterne con altre istituzioni, associazioni e aziende virtuose; sensibilizzare i dipendenti sui temi della limitazione dei consumi e sul risparmio delle risorse. Sono questi i principali obiettivi alla base del Protocollo d’Intesa dal titolo “Progettare insieme un quartiere ecologico” siglato presso la Sala “U. PAGLIACCI”. A firmare il documento: la Provincia di Perugia, l’Istituto d’Istruzione Superiore “Giordano BRUNO”, l’Istituto di Istruzione Secondaria Superiore “B. PASCAL - A. DI CAMBIO”, la Scuola Statale Secondaria di 1° grado “Giovanni PASCOLI”, il bar “Isola” e le aziende Sienergia, Umbra Acque, Gesenu e PUCCI Ufficio. Erano presenti l’Assessore provinciale all’Ambiente, Roberto BERTINI; il Vice Presidente della Provincia di Perugia, Aviano ROSSI; la dirigente provinciale Roberta BURZIGOTTI. BERTINI nel suo intervento ha tenuto a precisare che << … questo sia a costo zero per la Provincia e che si tratta di un progetto pilota da estendere ad altre realtà. Con un ambiente ben preservato riusciamo ad essere attrattivi da un punto di vista economico >>. ROSSI ha concentrato la sua riflessione sulla limitatezza delle risorse della terra citando, a tal proposito, uno studio che evidenzia come << … già nel mese di settembre di ogni anno vengano utilizzate le risorse del pianeta, derivandone un consumo delle medesime del 135%.
È un dato allarmante questo che denota come se si continua con questo trend si lascia in eredità alle generazioni future una situazione insostenibile. Inoltre, tutti i sistemi che hanno cercato di affrontare il problema sotto l’aspetto puramente normativo si sono rivelati fallimentari poiché bisogna puntare sulla cultura, ed ecco allora che occorre partire dalle nuove generazioni >>. Entrando nel dettaglio del protocollo, diverse sono la azioni programmate citate per rispettare l’ambiente ed affermare una coscienza “verde” soprattutto tra gli studenti. Tra queste: la raccolta di cellulari usati effettuata dalla Provincia in collaborazione con le scuole e con la Fondazione ONG Magis e il cui ricavato servirà a finanziare la realizzazione di cucine solari in Ciad (Africa). In questo modo si permetterà alle famiglie di risparmiare sull’acquisto di legna e carbone, di utilizzare energia rinnovabile dal sole e, infine, di ridurre il fenomeno del disboscamento, molto grave in Ciad. Ancora, il riutilizzo di scatoloni gettati dai supermercati da impiegare quali contenitori per la raccolta di carta nelle aule scolastiche e negli uffici della sede della Provincia di Perugia (Madonna Alta). L’installazione di lampadine a basso consumo presso le sedi scolastiche e il bar Isola; la donazione di quattro computer nuovi ma fuori mercato da parte della Ditta PucciUfficio, sui quali verranno installati sistemi operativi open source. La redazione di un inventario faunistico da svolgere da parte delle scuole nel verde urbano limitrofo, con la guida di un esperto in materia che mette a disposizione la Provincia, tramite raccolta di dati sul campo. Tale attività si prefigge di far conoscere con maggiore attenzione l’ambiente in cui si vive e di far acquisire una maggiore consapevolezza del valore del verde urbano e della sua importanza per migliorare la qualità della vita degli abitanti del quartiere. Il Progetto per la definizione di un programma di risparmio energetico: le scuole elaboreranno, con la guida di esperti di Sienergia, un programma di risparmio energetico che potrebbe essere realizzato presso una delle scuole che partecipano al progetto. Lo scopo di questa attività è fornire strumenti tecnici e teorici al fine di educare le giovani generazioni ad affrontare tematiche innovative che riguardano il rispetto dell’ambiente. Infine, Progetto d’illuminazione dell’area adiacente la sede provinciale di Madonna Alta: le scuole elaboreranno, con la guida di esperti di Sienergia, un progetto per ridurre lo spreco di energia elettrica e contemporaneamente assicurare all’area interessata un servizio di illuminazione migliore, anche rispetto a questioni di sicurezza pubblica.