Riceviamo e pubblichiamo integralmente una nota della Segreteria provinciale della CGIL Rieti:
<< Il giorno 9 giugno si è tenuta ad Amatrice l’Assemblea territoriale indetta dalla Camera del lavoro CGIL, insieme con la Funzione Pubblica CGIL e lo SPI CGIL di Rieti per discutere delle iniziative da intraprendere in relazione alla ventilata chiusura dell’ospedale GRIFONI di Amatrice. Alla assemblea hanno partecipato , oltre che i segretari PIETRANTONI, GILETTI e CICCOMARTINO, il Sindaco di Amatrice PIROZZI, il Consigliere regionale PERILLI, e ha dato un valido contributo tecnico Patrizia DI BERTO, della Segretria Regionale FP CGIL. Dall’Assemblea è emerso in modo inequivocabile la netta contrarietà a qualsiasi ipotesi di chiusura del presidio di Amatrice, così come a qualsiasi ipotesi di “riconversione in bianco”. Non si è ritenuto fattibile uno scambio ospedale/RSA (anche per la carenza di qualsiasi indicazione temporale di attivazione, nonché del destino del locale Pronto Soccorso) ed inoltre pere le potenzialità dell’ospedale di Amatrice di contrastare il fenomeno della mobilità passiva (utenti verso altre regioni) di cui la ASL reatina è primatista in ambito regionale. Si è ritenuto anzi che, se ben l’indirizzata l’attività verso opportune specializzazioni ospedaliere, il presidio di Amatrice, oltre che rispondere meglio ai bisogni della popolazione residente, potrebbe rappresentare esso stesso un importante polo di attrazione di mobilità extraregionale. Forte accento è stato inoltre messo sulla necessità che la vertenza di Amatrice diventi una vertenza a carattere provinciale, anche per scongiurare eventuali probabili rischi inerenti il depotenziamento dei presidi di Magliano Sabina e di Rieti stesso. Oggi più che mai è quindi necessaria una unità di azione tra tutte le forze politiche, sociali ed economiche del territorio che devono avere la capacità di elaborare una sintesi comune e di difenderla in tutte le sedi deputate >>.