A cura dell'Avv. Gianfranco PARIS, Direttore responsabile del mensile MONDO SABINO:
<< Mi vien da ridere quando sento i partiti parlare di questione morale! Anche il Governo di recente voleva moralizzare la politica nazionale per decreto. Roba da sbellicarsi dalle risa.
In questi giorni la questione morale è scoppiata anche da noi. Si tratta di una roba by partisan. Da destra sono venuti alla ribalta Marzio Leoncini e Luigi Gerbino del PdL, accusati di aver favorito un'impresa a Porta d'Arci, da sinistra sono emersi Carlo Giorgi dell'IdV, accusato di aver favorito una lottizzazione abusiva a Toffia, e Martellucci anch'egli rinviato a giudizio di recente per violazioni del codice penale.
La destra ha fatto finta che niente sia accaduto e da sinistra nessun accenno alla questione è venuto fuori da parte della nuova segreteria provinciale del PD per quanto riguarda Giorgi che riveste la carica di Presidente del Consiglio provinciale eletto alla carica dalla maggioranza di sinistra, né alla posizione di Giuseppe Martellucci segretario della sezione del PD cittadino. E per non dare sponda alla destra non è stata detta nemmeno un parola per quanto riguarda la posizione di Leoncini e Gerbino.
Intanto circolano per la città le notizie che riguardano il colpo di mano con il quale una minoranza di dirigenti del PD ha provveduto alla nomina del nuovo segretario provinciale e del nuovo segretario della Sezione di Rieti città.
Il PD è governato, si fa per dire, da due parlamentini, quello provinciale composto da 100 membri e quello comunale composto da 60 membri.
Le dimissioni del segretario provinciale Giuseppe Rinaldi datano dallo scorso aprile, subito dopo la sconfitta elettorale delle ultime regionali. Martellucci invece non si era ancora dimesso.
Melilli, attuale presidente della provincia in carica del PD, alle richieste di pronunciarsi sulla questione aveva diramato comunicati nei quali proclamava che nel PD il problema sarebbe stato affrontato con energia ed alla luce del sole dopo un ampio dibattito all'interno e con la partecipazione anche della cittadinanza.
All'interno del PD solo la componente che si ritrova intorno alla figura dell'ex consigliere regionale ed ex vice presidente della provincia Giocondi premeva perché si arrivasse ad un pronunciamento.
Così all'improvviso in data 6 luglio, dopo che tre delle 4 componenti (Area democratica, RED, ed ex Margheriti con l'esclusione dei Moderati) si sono messi d'accordo sottobanco, sono stati convocati per l'8 luglio i parlamentini con sms con all'ordine del giorno la nomina dei due segretari, quello provinciale e quello comunale, senza che nessun componente fosse messo in condizione di partecipare nemmeno ad una parvenza di dibattito. In piena calura estiva nel mese nel quale i reatini e i sabini vanno normalmente al mare.
Ovviamente erano presenti solo coloro che avevano partecipato alla spartizione delle due cariche circa un terzo dei membri del direttivo della Sezione di Rieti e circa un quarto dei membri del direttivo provinciale. Così con la partecipazione di una minoranza ed in violazione dello statuto che prevede l'elezione delle cariche sociali solo con la maggioranza dei membri dei direttivi, alla barba del dibattito aperto e alla luce del sole promesso da Melilli, il direttivo provinciale ha preso atto delle dimissioni di Rinaldi ed ha nominato segretario Vincenzo Lodovisi e il direttivo della sezione di Rieti ha prima ascoltato le dimissioni di Martellucci date per l'occasione ed ha nominato segretario al suo posto Scacciafratte. Alla votazione hanno partecipato circa dieci, dodici persone su sessanta perché alcuni dei presenti, resisi conto della “pagliacciata”, se ne sono andati senza nemmeno salutare.
Della convocazione non erano stati nemmeno avvisati i membri delle due segreterie che non risulta si siano dimessi e che secondo logica dovrebbero essere ancora in carica a dimostrazione di che tipo di democrazia interna regna nel PD reatino.
Un'altra chicca è data dal fatto che Scacciafratte riveste ora due cariche, quella di capogruppo al consiglio comunale di Rieti e di segretario della sezione reatina, è cioè controllato e controllare di se stesso!
L'inciucio tra sinistra e destra è arrivato a tal punto che non c'è più alcun senso della dignità politica.
Si coprono a vicenda e sono disposti a tutto pur di non perdere il controllo delle leve del potere del quale sono riusciti ad impossessarsi.
E finalmente se ne cominciano ad accorgere tutti. Giocondi lo afferma apertamente dicendo che sono tanti i comportamenti che inquinano la politica reatina, era ora che qualcuno uscisse allo scoperto.
La cosa che sorprende di più è che nemmeno gli altri partiti della sinistra sembrano interessati a far chiarezza, a loro interessano le poltrone, sedie e sgabelli che sono riusciti ad accaparrarsi in provincia con le relative prebende, protetti da Melilli! Fatta eccezione del SEL che per verità sembra dissociarsi, anche se per ora non vanta incarichi retribuiti.
Di fronte a questa situazione di grave sfacelo della dignità politica, la prima uscita di Lodovisi, in assenza di Melilli che se ne è andato in ferie subito dopo il “golpe” come annunciato da un suo comunicato, il nuovo segretario provinciale ha diramato una lettera a tutti i sindaci del Pd della provincia perché si affrettino ad istituire l'anagrafe degli eletti e dei nominati, cioè a rendere pubblico l'elenco di tutti coloro che rivestono cariche pubbliche con accanto tutte le loro entrate ed i loro patrimoni.
Anagrafe che costituisce il cavallo di battaglia dei Radicali italiani da qualche anno e che fino ad oggi è stata snobbata con la tecnica della presa per il sellino.
Per verità a Rieti Sabina Radicale aveva convinto anche l'IdV ed il consigliere Paggi a chiedere la discussione della proposta in consiglio comunale, ma non se li era filati nessuno.
Così ora, di fronte al dilagare della m... , Lodovisi non ha trovato altro che tentare una nuova presa per il c ..., tanto per restare in tema!
Ma come è possibile credere a questa gente?!?! Se fossimo ai tempi del Nazareno, poiché non pochi di loro dicono di essere suoi seguaci seppure non molto degni, sono sicuro che assisteremmo ad una nuova cacciata dal tempio.
Ma state certi che con un elettorato come il nostro ne vedremo ancora delle belle! Intanto W la questione morale >>.