La scorsa domenica, serata indimenticabile che ha visto protagonista l’OSIM - Orchestra Sinfonica Italiana MONTEVERDI alle prese con la monumentale Sinfonia n°9 di BEETHOVEN, diretta dal M° Alessandro FABRIZI. Ancora una volta, il Flavio VESPASIANO ha fatto da ricca cornice ad un evento artistico di pregiatissima fattura offrendo lo splendido colpo d’occhio di una serata classicamente da grande occasione. All’ambiziosa e controtendenziale proposta, visti i tempi magri e tristemente decadenti che viviamo, di eseguire, per la prima volta a Rieti, la grande “Sinfonia della Gioia”, il pubblico ha risposto con grande partecipazione in termini di presenza, visto il tutto esaurito registrato dopo soli tre giorni dall’inizio della prevendita, premiando in tal modo lo sforzo organizzativo dell’OSIM. Il clima di grande attesa creato alla vigilia dell’evento, anche in virtù delle note vicende giornalistiche dei giorni precedenti, ha fatto sì che in sala si respirasse, avanti il concerto, un’atmosfera palpabilmente tesa che però si è subito trasformata, quasi magicamente, in empatica sinergia tra palcoscenico e platea allo scaturire dei primi suoni. Da quel momento i movimenti della Sinfonia si sono susseguiti in un crescendo di intensità emotiva fino a sfociare nell’apoteotico, celeberrimo finale che ha coinvolto tutti, pubblico ed esecutori, in un’unica dimensione di gioiosa fratellanza.
L’orchestra ha risposto con duttilità ed impegno alle sollecitazioni del M° FABRIZI che ha finemente esaltato i momenti di pathos, intimi e vigorosi mentre la compagine corale, raro ed efficace esempio di interazione collaborativa tra Coro Mattia BATTISTINI di Rieti, Coro Lirico dell’Umbria e Coro dell’Accademia musicale pescarese, diretta dai maestri Alessandro NISIO e Pasquale VELENO, ha evidenziato pregevoli doti di energia ed espressività al tempo stesso. Al successo della serata, inoltre, non sono estranee le quattro adeguate voci soliste: il soprano Lucia CASAGRANDE RAFFI, il mezzosoprano Agostina SMIMMERO, il tenore Anselmo FABIANI e il baritono Renato VIELMI. In definitiva la sfida temeraria, fortemente voluta dall’OSIM e dal suo presidente, il M° Federico MICHELI, di cimentarsi con uno dei più tremendi banchi di prova del repertorio sinfonico si può considerare pienamente vinta, indubbio segno di grande volontà di fare, alta capacità organizzativa e indiscutibile professionalità tecnico-artistica. Al termine il pubblico, letteralmente in visibilio, è esploso in un liberatorio applauso e ha continuato a chiamare tutti i protagonisti al proscenio per oltre quindici minuti.