<< Condivido con l’Assessore CAPRINI che esiste un problema serio e reale in Umbria su una adeguata manutenzione delle strade, ma non concordo con lui quando chiama in causa la Giunta regionale, perché sa che su questa materia la Regione Umbria non è competente. Spetta alle Province trovare le risorse necessarie all’attuazione degli interventi nell’ambito delle proprie politiche di bilancio, tenendo conto dei trasferimenti diretti che a tal fine ricevono dallo Stato >>. Questa la risposta di Silvano ROMETTI (nella foto), Assessore regionale alla Viabilità, alle affermazioni dell’Assessore della Provincia di Perugia Domenico CAPRINI, che aveva chiesto alla Regione maggiori finanziamenti per la manutenzione delle strade. << La dizione di strada regionale - ha proseguito ROMETTI - non deve infatti trarre in inganno, perché non significa che la manutenzione di queste infrastrutture spetti alla Regione il cui compito è, invece, di programmare e finanziare nuovi investimenti, come recentemente dimostrano la realizzazione, ad esempio, degli interventi per il nuovo accesso al Polo ospedaliero di Santa Maria della Misericordia, sulla Pievaiola, per il sottopasso di San Sisto e lo svincolo di Ponte della Pietra. In Umbria ci sono 970 km di strade statali trasferiti alla Regione, mentre lo Stato ha riconosciuto il mantenimento dell’interesse statale su circa 580 km di strade, ancora oggi gestite da ANAS >>. Con il Decreto BASSANINI, che ha decentrato molti compiti e funzioni dallo Stato a Regioni e Enti locali, anche una parte della rete stradale, prima di competenza statale e affidata all’ANAS, è stata trasferita alle Regioni, cui il Decreto legislativo 112/98 affida peraltro le specifiche funzioni di programmazione e finanziamento degli investimenti.
La gestione delle strade ex statali divenute regionali, compresa quindi l’attività di manutenzione ordinaria, è stata invece trasferita, e non semplicemente delegata, direttamente alle Province, in quanto enti che già disponevano di strutture operative per la gestione delle strade provinciali. << Anche il trasferimento di risorse ha seguito lo stesso criterio - ha sottolineato l’esponente di Palazzo DONINI. Alle Regioni sono state trasferite risorse per programmazione e nuovi investimenti, mentre direttamente alle Province, senza alcun passaggio quindi nei bilanci regionali, sono state assegnate le risorse per la manutenzione ordinaria che nel 2001, per le Province di Perugia e Terni, ammontava a circa 9 milioni di euro. La pesante manovra finanziaria del Governo BERLUSCONI nel 2010 (DL 78/2010 ndr) dovrebbe aver ridotto, ma non azzerato, questo importo direttamente erogato alle Province per la gestione e manutenzione ordinaria delle rete viaria. Al contrario ha invece lasciato alle Regioni la proprietà delle strade, ma ha completamente cancellato i trasferimenti per nuovi investimenti. A maggior ragione non è materia di competenza regionale la manutenzione delle strade di proprietà provinciale o comunale. La Giunta regionale ha piena consapevolezza che la manutenzione delle strade è un problema di primaria importanza, anche per garantire il diritto ad una mobilità sicura dei cittadini ed alla libera circolazione. Per questo, con una azione cha va oltre le nostre competenze, siamo impegnati ad orientare le risorse disponibili verso investimenti che sostengono l’efficienza della rete esistente. Nel 2011 la Giunta regionale ha messo a disposizione delle Province finanziamenti per interventi di manutenzione straordinaria per quasi 1 milione e mezzo di euro. Anche il nuovo Piano della LR 46/97, approvato a dicembre 2011, prevede il finanziamento di interventi per oltre 5,4 milioni di euro, di cui una parte per opere di manutenzione straordinaria sulla rete viaria comunale. Inoltre, si è lavorato ad un DDL per il trasferimento alle Province delle risorse derivanti dall’applicazione di canoni sulle strade regionali da destinare al mantenimento in efficienza e alla sicurezza, ma il Consiglio regionale ha ritenuto di non affidare nuove attribuzioni di funzioni alle Province dopo l’approvazione della manovra Monti che prevede la soppressione degli enti. L’attenzione al problema - ha concluso l’Assessore ROMETTI - rimane alta. E’ comunque ineludibile una assunzione di responsabilità da parte di tutti gli enti proprietari e di tutti gli enti gestori, preceduta da una sempre maggior cura nella programmazione e selezione delle priorità. In una fase così difficile per la finanza locale è infatti impensabile cercare di risolvere i problemi cercando capri espiatori su cui scaricare responsabilità proprie >>.