Riceviamo e pubblichiamo integralmente una nota di Roberto ERMINI (nella foto), Sindaco del Comune di Cittaducale:
<< Cari concittadini, rivolgendomi a Voi desidero consolidare l'abitudine al dialogo ed alla trasparenza che intendo incentivare durante il periodo del mio mandato. Non appena eletti abbiamo cominciato immediatamente a lavorare, e questo è il nostro modo di ringraziare la grande fiducia che i cittadini hanno riposto in me e nelle persone che compongono la mia squadra di lavoro. Nella passata campagna elettorale abbiamo preso degli impegni molto precisi e siamo già all’opera per concretizzarli, alcuni di questi già affrontati e risolti per esempio sul tema delle biomasse. Sono entusiasta del risultato elettorale. Un risultato che ha premiato la coerenza, il duro lavoro, la trasparenza e la voglia di cambiare davvero. Voglio subito ribadire che sarò il sindaco di tutti, anche di chi non ha sostenuto la mia candidatura e che la nuova Amministrazione collaborerà con chiunque voglia rendersi disponibile. Questo è un invito ai consiglieri comunali, ai militanti delle forze politiche, ai comitati, alle associazioni e alla cittadinanza tutta. Mi rendo conto di scrivervi in un momento di grandissima difficoltà per il nostro comune. La difficile situazione economica italiana che ci è costata innumerevoli manovre economiche, aggiunta alla grave situazione finanziaria locale, che abbiamo ereditato, incidono pesantemente sul bilancio del nostro Comune. Ci attendono sacrifici e, come sono abituato a fare, risponderò a voi delle scelte operate per il bene del nostro paese. Desidero però fare un po’ di chiarezza: con la reintroduzione dell’ICI-IMU sulla prima casa si sta facendo largo alla convinzione, completamente infondata, che questa sia una imposta che resterà ai Comuni.
Non è così: di municipale l’imposta ha solo il nome, le entrate previste finiranno allo Stato. E’ un meccanismo complicato anche da spiegare: da quando è stata abolita l’ICI sulla prima casa i Comuni ricevono dallo Stato un indennizzo per le entrate mancanti, ma questo indennizzo nel tempo è stato tagliato sempre di più. Oggi che viene reintrodotta, l’ICI-IMU non andrà al Comune, ma allo Stato, perché lo Stato taglierà i trasferimenti ai Comuni per ogni singolo euro che la nuova imposta dovesse portare in più rispetto alle entrate attuali. L’unica possibilità che ci è stata lasciata è quella di aumentare le aliquote dell’IMU e l’addizionale IRPEF. Sia io che tutti i consiglieri di maggioranza soffriamo al pensiero di aumentare le tasse ai cittadini, già sufficientemente tartassati. L’alternativa a questo, però, sarebbe la riduzione dei servizi essenziali per i cittadini, che al Comune costano molto di più di quanto non sia coperto dalle rette e dalle tariffe. Data la situazione non potevamo purtroppo esimerci dal chiedere un sacrificio a tutti, lo abbiamo fatto a malincuore e a chi a partecipato alla assemblea pubblica del 6 luglio non sarà sfuggito il mio stato d’animo nell’annunciare la necessita di aumentare la pressione fiscale. Sono però convinto che tutti insieme ce la possiamo fare, superato questo difficile momento derivante soprattutto dalla situazione pregressa, si possa operare una riduzione della pressione fiscale >>.