Il farro: una coltura che fa cultura. Un gioco di parole per tradurre il legame strettissimo che c’è tra questo cereale, che ha 9mila anni di storia, e un angolo di Umbria che può vantare un prodotto assolutamente unico in Umbria, in Italia e nel mondo. Il solo ad aver ottenuto la certificazione DOP, per le sue straordinarie caratteristiche. Al farro, Monteleone di Spoleto ha voluto dedicare un evento altrettanto unico, che ne celebra le qualità, con uno sguardo al passato e alle tradizioni che scandivano la vita di questa comunità prettamente agricola e pastorale, e uno sguardo al futuro, per le prospettive che si sono aperte grazie alla riscoperta delle sue virtù, non solo in ambito nazionale ma anche oltreoceano. Con queste ambizioni è nato il progetto di una prima Mostra Mercato del Farro DOP e dei prodotti tipici della montagna, in programma dal 5 al 9 dicembre, che ha consentito a Monteleone di Spoleto, proprio per il sostegno che intende portare alle attività produttive locali, di accedere ai fondi del Piano di Sviluppo Rurale per l’Umbria 2007/2013. Le finalità e le caratteristiche di questo evento sono state presentate, durante una conferenza stampa svoltasi presso Palazzo DONINI, dall’Assessore regionale all’Agricoltura, Fernanda CECCHINI, e dal Sindaco del Comune di Monteleone di Spoleto, Marisa ANGELINI.
<< In virtù delle caratteristiche irripetibili del clima e del terreno di Monteleone - ha dichiarato la ANGELINI - il nostro farro è un prodotto unico e sano, che merita un posto d’onore in una corretta alimentazione. Il farro, in tutte le sue possibili declinazioni - farro spezzato, perlato, assieme a tutti i derivati e addirittura i prodotti realizzati con gli scarti di lavorazione, che hanno proprietà antidecubito, lavorati da una azienda del luogo - è il protagonista indiscusso della nostra Mostra Mercato. Assieme al farro abbiamo voluto ospitare anche altri preziosi prodotti tipici della montagna, tutti rigorosamente a marchio Dop o Igp, attraverso la presenza di trenta ditte espositrici. Il farro sarà protagonista anche delle degustazioni curate dall’Università dei Sapori di Perugia e delle proposte delle Tre Taverne che saranno aperte per l’occasione, una per ciascun terziere in cui si divide la città. Alla storia e alla cultura del farro sarà dedicato anche un convegno con illustri ospiti, che porteranno un contributo di conoscenza anche sui nuovi mercati che possono essere interessati a questo prodotto ancora poco conosciuto, ad esempio, negli Stati Uniti, dove saremmo interessati a portarlo, puntando magari alla rete della ristorazione di qualità. Di fronte alla globalizzazione che omologa gusti e consumi - ha concluso il Sindaco di Monteleone di Spoleto - noi siamo per la glolocalizzazione, ovvero la possibilità di calare il fenomeno dell’economia globale in nella realtà locale. Assieme al prodotto, infatti, si deve conoscere anche il territorio che ne costituisce il contesto: solo in questo modo si apprezza la qualità dell’uno e dell’altro. E di attrattive questo territorio, dall’alto valore ambientale, ne ha da vendere. Nel corso della nostra manifestazione, abbiamo previsto anche una serie di iniziative per farlo meglio conoscere ed apprezzare >>. << La Mostra Mercato e soprattutto la qualità del farro che si produce a Monteleone è un ulteriore dimostrazione del fatto che la maggiore risorsa dell’Umbria è proprio l’Umbria stessa, con il suo territorio, i suoi prodotti, la sua storia e la sua cultura - ha proseguito la CECCHINI. Per questo motivo, ha sottolineato l’assessore, il nostro Piano di Sviluppo Rurale ha dato molta importanza anche alla salvaguardia del territorio insieme alla difesa e valorizzazione dei prodotti agroalimentari di qualità. In questi giorni di preoccupazione per la trattativa in corso a Bruxelles, che rischia di tagliare pesantemente i finanziamenti destinati alla politica agricola comunitaria, vogliamo riaffermare invece il valore e l’importanza dell’agricoltura sia per la sua capacità di coesione sociale sia quale strumento che ci consente di migliorare la qualità della vita. Prodotti di qualità e qualità del territorio - ha concluso l’Assessore regionale all’Agricoltura - sono ormai diventati un binomio inscindibile nella politica agricola dell’Umbria che vuole essere attenta all’intera filiera che va dal coltivatore fino al consumatore finale del prodotto, passando per la trasformazione, la commercializzazione, e perché no? anche per la gastronomia che quando incontra prodotti di qualità diventa arte e cultura di tradizioni antiche. Il farro di Monteleone, con la sua storia millenaria, è uno degli esempi più evidenti >>.