Aggiornare il censimento delle abbazie e dei principali siti benedettini in Umbria. Questo l’obiettivo dell’intesa siglata tra Regione Umbria ed il Centro Storico Benedettino Italiano, che ha permesso l’avvio dei lavori di ricognizione. << Con la firma di questo documento - si legge in una nota dell’Assessorato all’Ambiente - la Regione Umbria intende avviare un processo che, partendo dall’ approfondita conoscenza degli aspetti materiali assunti dal monachesimo benedettino in Umbria, possa favorire e promuovere politiche di recupero e valorizzazione di un patrimonio di enorme valore culturale. Il Piano paesaggistico regionale in fase di elaborazione contiene già un primo censimento delle abbazie e dei principali siti benedettini, frutto di un lavoro condotto tra la fine del 1996 ed il dicembre del 1997, periodo in cui la Regione Umbria, d’intesa con la Soprintendenza per i Beni Artistici-Ambientali e Architettonici-Storici, realizzò un censimento (che interessò 102 siti benedettini) finalizzato alla salvaguardia del patrimonio identitario del paesaggio umbro.
Successivamente - conclude la nota di Palazzo DONINI - l’Osservatorio regionale per la qualità del paesaggio ha provveduto ad aggiornare il censimento e al fine di procedere alla validazione scientifica dei nuovi dati e delle informazioni in esso contenute è nata l’esigenza di avviare una collaborazione con il Centro Storico Benedettino Italiano, detentore di un ingente patrimonio di studi storici relativi al monachesimo e alla sua diffusione in Italia >>.