Sono stati oltre 3.000 gli appassionati che, da aprile a ottobre, hanno praticano la pesca no-kill sui 9 km del fiume Nera deputati a questo scopo sui circa 60 km di cui è composta la rete di corsi d'acqua del comprensorio della Valnerina. La pesca avviene unicamente con la tecnica “a mosca”, una specialità che, praticata in maniera quasi esclusiva nel Nord di Europa e America, annovera un crescente numero di praticanti anche in Italia. Grazie alla presenza di esperte guide, questo tratto del Nera è da anni diventata la meta preferita di persone provenienti da ogni continente, persino dall'Australia. Molti di essi appartengono al mondo dell'economia, della finanza e della politica internazionale. Arrivano in Umbria con a famiglia e mentre moglie e figli fanno giri turistici per la regione, l'appassionato di pesca alla mosca trascorre il suo tempo lungo il fiume.
<< Quando l'ittiologo Mauro NATALI, responsabile del settore della Provincia, propose di istituire il no-kill - ha dichiarato Marco Vinicio GUASTICCHI, Presidente dell’Amministrazione provinciale - accogliemmo con favore l'idea, ma va sottolineato come il successo sia andato a di sopra di ogni più rosea aspettativa. La nostra Provincia da sempre è all'avanguardia in questo settore e ci rende particolarmente soddisfatti constatare come via sia il massimo gradimento a livello internazionale >>. Un “divertimento” per il quale i frequentatori, dotati di apposito permesso, pagano una quota alla Provincia ed è codificato da un preciso regolamento: 20,00 euro è la quota giornaliera; 60,00 per tre uscite consecutive; 90,00 euro per cinque e 150,00 per dieci uscite. I proventi vengono poi reinvestiti nella gestione dell'impianto. Il no-kill ha il pregio si essere una pesca sportiva che non altera la vita di un fiume: il pesce (costituito in questo caso dalle autoctone trote fario) abbocca, viene tirato a riva, sganciato dall'amo e rimesso in acqua. Quindi, grazie alla Provincia di Perugia che ha istituito il tratto no-kill, nel 2010 avvalendosi della competenza e della passione dell'ittiologo Mauro NATALI, da Piedipaterno a Cerreto di Spoleto, le trote fario non possono essere utilizzate per altri scopi se non quello di popolare le acque cristalline del fiume. La pesca a mosca è vissuta come una sfida tra l'uomo e il pesce. Le esche infatti sono artificiali, copie fedeli in tutte le loro fasi di sviluppo e vita, di insetti che popolano un determinato ambiente acquatico. Per avere successo bisogna conoscere un fiume molto bene e per questo è consigliabile avvalersi dell'ausilio di esperti in grado di fornire suggerimenti preziosi e rendere più divertente e rilassante la pratica sportiva.