Il prossimo 22 febbraio, dalle ore 12.00 in poi, il tradizionale Polentone sarà servito in piazza, con tanto di aringa, tonno, baccalà e alici. Alle ore 16.00 ci saranno anche gli Spaghetti all’Amatriciana. La tradizione vuole che nella 1^ Domenica di Quaresima il sugo con cui condire sia un "sugo di magro" ed ecco qui il Polentone al sugo di pesce. Sulle rive del lago del Turano, il borgo di Castel di Tora celebrerà un piatto povero ma ricco al tempo stesso di sapori e storia, che unisce idealmente l'Italia da nord a sud. Da queste parti, poi, la polenta non è solo una tradizione secolare, ma una vera e propria istituzione: Castel di Tora è infatti uno dei sedici paesi che compongono l'Associazione Culturale dei "Polentari d'Italia", uniti dalla stessa voglia di riscoprire le tradizioni e confrontarsi attraverso questo piatto; il "Polentone di Castel di Tora", oltretutto, ha ormai varcato i confini regionali al punto che sempre più spesso la Pro Loco viene invitata in altri paesi per offrire la degustazione di questa specialità. Vi aspettiamo all'interno di una comoda struttura al coperto, dove ci sarà la distribuzione del famoso Polentone, e tra un piatto e l'altro i visitatori potranno assistere gli spettacoli folcloristici e musicali, oppure curiosare fra gli stand di oggettistica e di prodotti tipici.
La "Festa del Polentone" rappresenta un'ottima occasione anche per chi ama scoprire i gioielli meno conosciuti della Valle del Turano. Castel di Tora, arroccato sulle rive dello splendido lago del Turano, è considerato uno dei borghi più belli d'Italia e offre ai turisti angoli caratteristici e scorci mozzafiato. E così si potrà passeggiare all'interno dell'antico borgo passando sotto la torre esagonale medievale dell'XI secolo, adiacente al Palazzo SCUDERINI, e poi su per i vicoli che conducono a piazzette ben tenute e curate; e ancora scoprire mura e torrette trasformate in case e ancora archi, scalinate, grotte e cantine scavate nella roccia. Fino al 1864 il paese si chiamava Castelvecchio, poi si decise di legare il suo nome a Tora, antico insediamento sabino nel quale avvenne (nel 250 d.C.) il martirio di Santa Anatolia. A lei è dedicato un santuario, che si erge su una collina attigua al borgo. Ulteriori informazioni su www.prolococastelditora.it.