Saranno i piccoli ospedali di provincia ad applicare sul campo le nuove frontiere della medicina: diverranno centri di continuità assistenziale aperti 24 ore su 24 per 365 giorni l'anno e con servizi di telemedicina, postazioni di elisoccorso negli ospedali più distanti dai principali nosocomi di riferimento e presidi del 118. E' questo lo schema di riferimento a cui sta lavorando la struttura commissariale del Presidente della Regione Lazio MARRAZZO per dare un futuro agli otto ospedali provinciali che hanno meno di 90 posti letto e di cui è stata decisa la riconversione nel quadro degli interventi previsti dal piano di rientro. Le strutture destinate a sperimentare sul campo una moderna sanità che utilizzi al meglio le nuove tecnologie per garantire servizi più vicini alle esigenze dei cittadini sono quelle di Amatrice e Magliano Sabina in Provincia di Rieti; Acquapendente, Montefiascone e Ronciglione in Provincia di Viterbo; l'ospedale di Priverno in Provincia di Latina; lo "SPOLVERINI" di Ariccia in Provincia di Roma e la struttura di Ceccano in Provincia di Frosinone.
<< Questi quattro mesi che ci separano dalla fine del 2008, data in cui gli otto ospedali dovranno cessare la loro attività di ricovero - ha dichiarato MARRAZZO - serviranno ad individuare le forme più idonee di riconversione e a elaborare un progetto operativo "su misura" per ogni struttura, che terrà conto delle esigenze di salute della popolazione interessata, del dato geografico, dei bisogni di assistenza anche per situazioni di emergenza presenti in ogni bacino di riferimento degli ospedali interessati dalla riconversione. Il futuro di questi piccoli centri, proprio perché vogliamo che sia a misura dei bisogni dei cittadini, sarà discusso con i dirigenti delle ASL, con i cittadini, con le amministrazioni locali e provinciali, coinvolgendo anche i rappresentanti dei lavoratori. L'obiettivo non è togliere, ma dare una nuova sanità più moderna capillare ed efficiente >>. In particolare per Amatrice, oltre alla telemedicina, si ipotizza la possibilità di realizzare nelle vicinanze dell'ospedale una piazzola per elicotteri che diverrà base permanente di un mezzo della protezione civile attrezzato per interventi sanitari urgenti. Questo permetterà di raggiungere l'ospedale di Rieti in pochi minuti rispetto agli oltre 60 necessari oggi. Inoltre, la struttura di Magliano Sabina, oltre a essere trasformata in poliambulatorio di continuità assistenziale, potrebbe diventare sede di una postazione del 118, ed essere dotata di un eliporto, anche in considerazione del fatto che l'ospedale è proprio a ridosso di uno dei tratti più trafficati dell'A1. Invece, per le tre strutture in Provincia di Viterbo si ipotizza di accelerare i processi di riconversione già avviati potenziando le strutture dismesse con servizi di telemedicina, postazioni del 118, eliporti, oltre alla continuità assistenziale. Lo stesso modello sarà replicato, con i dovuti aggiustamenti, anche per le strutture di Priverno (LT) e Ceccano (FR). Mentre per la struttura di riabilitazione di Ariccia il futuro potrebbe essere quello di diventare una RSA, ma il suo futuro si incrocia ed è collegato con la costruzione del nuovo Policlinico dei Castelli.