di Gianfranco PARIS
La Sabina ricorda il centenario della prima guerra mondiale con una mostra istituzionale organizzata dall'Archivio di Stato di Rieti sotto l'egida della Prefettura che ne sottolinea l'ufficialità. Un omaggio in primo luogo ai caduti che sacrificarono la loro vita per il compimento dell'Unità nazionale. L'evento viene ricordato con due mostre separate, ma esposte in locali contigui e inaugurate insieme sabato 8 maggio p.v., alle ore 12.00. La prima si intitola “L'Esercito marciava …” e porta a conoscenza dei visitatori documenti conservati nell'Archivio di Stato di Rieti che riguardano la guerra, dalla preparazione fino al suo compimento. La seconda si intitola “Camice rosse nella grande guerra” ed espone foto e documenti che riguardano la Legione Garibaldina del 1914 nelle collezioni dell'Associazione Nazionale Veterani e Reduci Garibaldini (ANVRG).
Presso l'Archivio di Stato di Rieti esistono molti documenti che riguardano la partecipazione dei Sabini alla prima guerra mondiale, tra l'altro l'elenco per paesi e per nomi di tutti i caduti che può essere consultato online nel sito dell'Archivio stesso, che testimoniano una partecipazione massiccia di tutta la popolazione. La mostra “Camicie rosse nella grande guerra” riguarda un episodio poco noto della prima guerra mondiale, che ebbe però un grande significato simbolico. Si tratta della formazione e della partecipazione nel 1914, ancor prima che l'Italia entrasse in guerra schierata con l'Intesa, di una Legione di volontari garibaldini in territorio francese nella campagna delle Argonne. Quei volontari si arruolarono nello spirito del volontarismo che aveva animato nel risorgimento i volontari delle legioni guidate da Giuseppe GARIBALDI e che dopo il compimento dell'unità d'Italia continuarono a combattere per la libertà degli altri popoli, come quello greco a Domokos. Poiché l'Italia non era in guerra, per poter combattere i garibaldini delle Argonne furono arruolati nelle file della Legione straniera e combatterono con la camicia rossa sotto la divisa d'ordinanza. Fu un esempio concreto di quell'interventismo che nel 1915 prese il sopravvento in Italia e portò alla dichiarazione di guerra all'Austria e ai suoi alleati. Alla formazione di quella legione diedero un contributo determinate i nipoti di GARIBALDI, due dei quali, Bruno e Costante, ci lasciarono la vita. Il 29 aprile u.s. la città di Terni, nel ricordare l'evento ha intestato un largo cittadino a Bruno e Costante GARIBALDI che, nel 1914, risiedevano nella città umbra. Alla stessa campagna partecipò il perugino Guglielmo MILIOCCHI che in quell'epoca risiedeva a Morro Reatino. Figura che sarà ricordata il 17 maggio a Morro in una manifestazione organizzata dalla Sezione di Rieti della ANVRG. Le mostre saranno inaugurate dal Vice Prefetto V. R. di Rieti Paolo GRIECO, dal Direttore dello Archivio di Stato Roberto LORENZETTI e dalla Presidente della ANVRG Annita GARIBALDI JALLET, pronipote dell'eroe dei due mondi.