Due campioni olimpici, uno contro l’altro, nella 33^ edizione della Corsa Internazionale su Strada “Amatrice-Configno”. Saranno loro il simbolo dell'importante manifestazione sportiva: Stefano BALDINI (nella foto), ultimo vincitore italiano, contro KEMBOI, keniano dal pedigrèe da fuoriclasse, che correrà prima a Zurigo per presentarsi, due giorni dopo, lucido e tirato sui tornanti che portano da Amatrice a Configno e che sono stati sempre amici degli atleti della sua terra. Ovvio che BALDINI sia per un momento seminascosto dopo gli europei di Barcellona. Lui non è mai stato personaggio da dichiarazioni roboanti, da frasi guascone, ma si è affidato sempre al suo buonsenso emiliano, di personaggio antidivo anche quando ad Atene ha vinto da trionfatore le Olimpiadi. Figurarsi quindi oggi che cerca rivincite ma preferisce far parlare prima i fatti alle parole. KEMBOI invece ci è andato giù pesante, nel senso che ha semplicemente chiesto agli organizzatori se qualcuno poteva aiutarlo a battere il record ella corsa che appartiene al connazionale MITEI, edizione numero 25, in 23’30”. Un risultato, detto per inciso che lascia qualche piccolo dubbio, era la prima volta che si usavano chip e cronometraggio elettronico. Il dubbio è dato dal fatto che l’atleta keniano, non certo un grande del mezzofondo mondiale, abbia messo in fila TERGAT, BALDINI e LEBID che lo seguono nella classifica di tutti i tempi della gara. In verità quel giorno MITEI, c’è il giusto rovescio della medaglia da considerare, andò comunque fortissimo battendo lo stesso Paul TERGAT. Quindi, pur restando nel dubbio, si deve dare a Cesare quel che è di Cesare.
Ma veniamo a EZAKIELE. Lui vuol fare il record della corsa e vuole un aiuto. Ma nessuno può darglielo, non siamo in pista con le lepri. E’ troppo complicato trovare l’atleta giusto che si sacrifichi così come è troppo complicato il percorso, cominciando dal saliscendo del circuito di Amatrice, con i suoi sampietrini, primo di immettersi lungo la strada provinciale che sale a Configno. Se record sarà dovrà pensarci da solo, o al massimo sperare che qualche suo connazionale pensi di partire sparato e dare senza volerlo una mano ai suoi propositi di primato. Quindi, attacco al record ma con la consapevolezza che KEMBOI dovrà sudare non poco per riuscire nell’impresa, dando per scontato che sia lui quindi, cosa del resto scontata, il super favorito della corsa.