Il Sindaco Gino EMILI (nella foto), manifestando tutto il suo disappunto, interviene sulla vicenda relativa alle assunzioni di personale tecnico, amministrativo ed esperti di Protezione Civile. Il tema è regolamentato da apposita ordinanza del Dipartimento nazionale della Protezione Civile, datata novembre 2016. I provvedimenti contenuti sono stati poi accolti, a dicembre, dall’ordinanza emessa dalla Presidente della Regione Umbria Catiuscia MARINI, in qualità di Vice Commissario straordinario per la Ricostruzione, un atto che inoltre ripartisce il personale nei 21 comuni umbri interessati. L’importante finalità, delle disposizioni previste per i Comuni, è quella di poter assumere, in deroga ai vincoli di contenimento della spesa di personale, delle nuove unità, con contratto a tempo determinato, che siano a servizio degli Uffici Speciali per la Ricostruzione, tenuto conto anche dell’ingente numero di procedimenti di cui gli stessi Enti locali sono chiamati a farsi carico dal 24 agosto. Nuovo personale, dunque, altamente necessario ai fini della gestione dell’esoso carico di lavoro piombato sui comuni dopo il sisma e del cammino verso la ricostruzione.
Ma, il nodo sul quale EMILI non si trova in accordo riguarda le modalità che l’ordinanza di Protezione Civile prevede per le assunzioni, le quali devono essere effettuate attingendo da graduatorie vigenti, anche di altre amministrazioni, per profili professionali compatibili con le esigenze. Solo qualora nelle graduatorie suddette non risulti individuabile personale del profilo professionale ricercato, il Comune può procedere all’assunzione previa selezione pubblica, sulla base dei criteri previsti per legge. << E’ per questo punto dell’atto - ha puntualizzato EMILI - che in settimana nominerò i nuovi assunti, ma a malincuore. Pur se si tratta, infatti, di unità professionalmente valide che sicuramente faranno un lavoro eccepibile in questo anno di assunzione, avrei però voluto dare l’opportunità di poter partecipare alla selezione anche a personale locale. Dieci sono le unità assegnate dalla Regione a Cascia per un anno, più una in gestione associata con il Comune di Poggiodomo. Dopo aver temporeggiato, in attesa di una più volte sollecitata modifica a questa parte dell’ordinanza, procedo con le modalità previste, unicamente per garantire alla comunità un servizio determinante e centrale in questa fase e per dare finalmente un po’ di respiro al personale del Comune, che dal 24 agosto ha lavorato 24 ore su 24 e sette giorni su sette >>.