La Commissione Europea ha approvato il nuovo “asse terremoto multi obiettivo” per la Regione Umbria, questo con una dotazione aggiuntiva di 56 milioni di euro, di cui 28 milioni dalle maggiori risorse messe a disposizione dell’Unione Europea, e 28 milioni di cofinanziamento statale. Lo ha annunciato la Commissaria per le Politiche Regionali, Corina CRETU, insieme alla Presidente della Regione Umbria, Catiuscia MARINI (nella foto). La Commissione Europea ha in sostanza approvato la modifica del Programma Operativo Regionale del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (POR FESR) 2014/2020 della Regione Umbria, che avrà ora, per il settennio 2014/2020, una dotazione complessiva di 412 milioni di euro. Di queste risorse 10 milioni saranno destinati alla ricostruzione della Basilica di San Benedetto di Norcia. << La ricostruzione di questo gioiello del patrimonio culturale europeo a Norcia - ha dichiarato la CRETU - con fondi della politica di coesione sarà un simbolo duraturo della solidarietà dell’Unione nei confronti dell’Italia, come ricordato dal Presidente JUNKER. L’esempio della Basilica di San Benedetto, santo patrono dell’Europa, restituita al suo antico splendore al termine dei lavori di restauro ispirerà le future generazioni di europei >>. La CRETU, dopo aver ricordato e ribadito l’impegno dell’Europa verso l’Italia ed i territori colpiti dagli eventi sismici, ha voluto sottolineare che << … in primis dobbiamo occuparci delle persone, senza dimenticare però lo straordinario patrimonio culturale presente in questi territori >>. La Commissaria, nel ribadire che la Regione Umbria è stata la prima a vedersi approvata la modifica del suo POR, ha concluso affermando << … che l’Umbria può rappresentare ora un modello per tutte le altre Regioni >>.
<< Vorrei - ha aggiunto Catiuscia MARINI - ringraziare ancora una volta la Commissaria CRETU, e con lei tutta l’Unione Europea, per la vicinanza dimostrata a noi ed a tutte le popolazioni delle regioni colpite da quei gravissimi eventi sismici >>. Nel ripercorre e ricordare la lunga sequenza sismica, la vastità del territorio interessato, l’alto numero di comuni coinvolti e di cittadini senza tetto, così come i gravissimi danni provocati al patrimonio artistico e culturale, la Presidente MARINI ha detto che << … il cantiere per la ricostruzione della Basilica di San Benedetto dovrà essere un “cantiere scuola”, aperto, visitabile. Insomma, una importantissima occasione di studio e di conoscenza >>. La MARINI ha quindi ricordato come al momento si stia ancora lavorando al recupero delle macerie della Basilica, che rappresentano anch’esse dei reperti, nel frattempo grazie a queste risorse, e d’intesa con il Ministero dei beni culturali e della stessa Diocesi di Spoleto-Norcia, saranno avviate le procedure per la progettazione e quindi si potrà dare il via ai lavori di ricostruzione. La Presidente, a proposito delle nuove risorse disponibili, ha voluto ricordare come la Regione Umbria le userà in primo luogo << … per interventi di messa in sicurezza contro il rischio sismico degli edifici pubblici, tra cui quelli scolastici, integrando tale azione con interventi di efficientamento energetico. Inoltre le useremo per sostenere il percorso di ricostruzione economico-sociale delle aree colpite (anche tramite le opportune sinergie con le azioni di cui alla “strategia Aree interne”) intervenendo sul recupero dei beni culturali e tramite azioni di promozione turistica nonché prevedendo sostegni agli attori del tessuto economico-produttivo, con particolare riguardo al turismo. Inoltre, anche accogliendo le sollecitazioni in tal senso espresse dalla Commissione Europea, verranno incentivate attività innovative legate a specificità del territoriom >>.
L’Umbria è la prima delle Regioni colpite dagli eventi sismici del 2016/2017 ad avere accesso alle risorse aggiuntive. La decisione, adottata in tempi record, come dichiarato dagli stessi Servizi della Commissione, rappresenta un segnale forte, l’espressione di un aiuto concreto ai territori italiani colpiti dal terremoto, che, a partire dal 24 agosto 2016 e sino al 18 gennaio 2017, ha sconvolto il centro Italia, e per l’Umbria in particolare l’area della Valnerina. La decisione della Commissione giunge al termine di un intenso lavoro di concertazione tra le amministrazioni regionale, statali e comunitarie.