Mercoledì 10 gennaio prenderà il via il progetto di Servizio Civile “La Valnerina in un click”, che vedrà in attività per un anno quindici volontari, ragazzi e ragazze, impiegati nei comuni di Cascia, Norcia, Preci, Monteleone di Spoleto e Cerreto di Spoleto. Nei restanti comuni della valle non sono state presentate domande al Bando di Bando di selezione del Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale, emanato lo scorso 24 maggio. I ragazzi saranno così ripartiti, in base alle domande presentate: 7 a Cascia, in servizio presso il Comune ed il Servizio Turistico, 2 a Norcia, 3 a Monteleone di Spoleto, 2 a Cerreto di Spoleto ed 1 a Preci. Per l’Umbria due i progetti presentati, tra cui “La Valnerina in un click”, appunto, elaborato dal Servizio Turistico Associato della Valnerina che ha come Comune capofila quello di Cascia, dove ha sede. Il progetto, che riguarda il settore di educazione e promozione culturale, si inserisce nel percorso avviato già da tre anni con gli altri progetti di Servizio Civile ed ha come area d’intervento quella degli sportelli informativi dei comuni della Valnerina, per finalità di promozione, implementazione e sviluppo del turismo. Infatti, “La Valnerina in un click” nasce con l’intento di incrementare i flussi turistici presso i comuni della Valnerina, mediante il potenziamento qualitativo, oltre che quantitativo, dei flussi informativi dedicati e la promozione delle attività degli Sportelli Informa sul territorio, attraverso canali comunicativi moderni, tecnologici e di facile accesso ad una più ampia platea di utenti.
Il progetto mira, attraverso l’incremento di attività volte all’informazione, promozione e sensibilizzazione territoriale, ad estendere il raggio d’azione, direzionando il flusso turistico nel territorio umbro in Valnerina. Attraverso la realizzazione di tale obiettivo, il progetto intende rispondere al bisogno di informazione, tutela, promozione e valorizzazione del patrimonio religioso, storico, artistico- culturale dell’area considerata, finalizzato alla sua conoscenza e fruizione, soddisfacendo così il bisogno di informazione con primario interesse alla crescita culturale, che ha sempre implicazioni sociali ed economiche, puntando, mediante l’attuazione di politiche di valorizzazione, alla creazione di flussi di utenza motivati dall’interesse alla fruizione del patrimonio e l’attivazione, in risposta, di processi produttivi nel territorio, determinando un significativo impatto economico sullo sviluppo locale, incentivando il tessuto imprenditoriale in grado di generare valore aggiunto, a partire da un’adeguata offerta di beni e servizi ad esso collegati.