Riceviamo e pubblichiamo integralmente:
<< Prendiamo spunto dalla vicenda del “Pattinaggio” per ribadire, ancora una volta, la totale assenza di qualsivoglia forma di partecipazione pubblica nelle scelte dell’Amministrazione ALEMANNO. I fatti sono ormai noti. L’Amministrazione comunale, con la Delibera di Giunta n°12 del 5 febbraio 2018, decide di utilizzare circa 130.000,00 euro per realizzare una copertura pressostatica sopra il Pattinaggio di Norcia. La notizia passa inosservata, visto che l’atto, come previsto dalle normative vigenti, viene pubblicato solo nell’Albo Pretorio del Comune. Al momento dell’inizio dei lavori tutta la cittadinanza si rende conto dell’impatto dell’opera sulla vita di tanti ragazzi che hanno fatto di quel luogo il loro punto di ritrovo e di aggregazione e quindi iniziano una serie di manifestazioni di protesta: petizioni on-line, post sui social, presidi di giovani nell’area interessata, articoli sui giornali. Il Comune, con un semplice e variopinto post su Facebook minimizza, asserendo che con la bella stagione il luogo sarà di nuovo fruibile.
Il Consigliere NOVELLI, sempre con un post su Facebook fornisce la propria versione, assicurando che una volta costruito il nuovo “Palacrocerossa” tutto tornerà come prima. E allora, diciamo noi, che bisogno c’era di spendere 130.000,00 euro, di far arrabbiare tanti nursini e di distruggere un luogo “sacro” per tutti noi, uno dei punti fermi di tutta la nostra comunità? Sembrerebbe che l’Amministrazione comunale non riesca mai a trovare altre soluzioni urbanistiche per nuove strutture senza distruggere l’esistente buttando al vento soldi pubblici già spesi ed impegnandone altri. E gli esempi sono molteplici: il primo “assaggio” di questo modus operandi è stata la distruzione della Piscina coperta per far posto alla nuova Scuola Materna, progetto nato nel corso della prima Amministrazione ALEMANNO. Ad oggi, dopo una spesa di quasi 2 milioni di euro non ve n’è ancora traccia. Poi passiamo alla gestione post-sisma: nel nome dell’emergenza è stato distrutto il Viale della Stazione per far posto alle delocalizzazioni di alcuni esercizi commerciali, sono stati distrutti tutti i parcheggi per far posto alle delocalizzazioni dei ristoranti, sono stati distrutti di fatto i giardini delle scuole elementari per far posto all’asilo nido, utilizzando pochi mesi dopo quella struttura per altro scopo, come la cucina della mensa scolastica e facendo tornare i bambini all’originale edificio dell’asilo nido che tanti danni non aveva avuto.
Grazie alle enormi proteste popolari si è scongiurata la distruzione dei Giardini di Porta Romana. Infine, come detto, si distrugge di fatto il Pattinaggio per coprirlo con una pressostruttura temporanea fino alla costruzione del nuovo Palacrocerossa che prenderà il posto di un’altra “vittima sacrificale”: il Palazzetto del Tennis che sembra lesionato in maniera irreparabile, tanto da richiederne la demolizione. A tal proposito chiediamo che venga pubblicata ufficialmente la scheda AEDES della struttura, in modo che tutta la cittadinanza venga a conoscenza della reale entità dei danni dell’edificio. E’ mai possibile che non siano state studiate soluzioni alternative prima di distruggere l’esistente? E se sì, quali? La condivisione con la cittadinanza dei percorsi che hanno portato a queste scelte giustificherebbe almeno il senso di queste trasformazioni. Orbene, siamo stati più volte accusati di non fornire soluzioni alternative, di non formulare proposte costruttive, di criticare solo e soltanto l’operato dell’Amministrazione comunale.
In questi 18 mesi, dal 24 Agosto 2016, abbiamo sempre lamentato la totale assenza di coinvolgimento delle forze di opposizione nelle scelte dell’Amministrazione. Lo ribadiamo con forza ancora una volta. E nel contempo, formuliamo due semplici proposte: la prima, reiterata, è la costituzione di un Organo Collegiale costituito da membri del consiglio comunale di maggioranza e di opposizione, da membri delle Associazioni, da Operatori Economici e da rappresentanti della società civile, che si pronunci sull’utilizzo dei fondi provenienti dalle donazioni; la seconda è che, d’ora innanzi, tutte le decisioni sul futuro assetto urbanistico della Città vengano partecipate ai cittadini anche mediante il loro esame da parte della Consulta per l’Urbanistica e i Lavori Pubblici. Lo ricordiamo ancora una volta: le Amministrazioni passano, le scelte restano … >>.