Tutto pronto per il grande e atteso ritorno della “Sagra degli Spaghetti all’Amatriciana”. La bella tradizione, che da mezzo secolo accompagna Amatrice, torna nonostante la fase dell’emergenza post sisma non sia ancora superata e nonostante le numerose difficoltà. << Abbiamo scelto di andare avanti - ha dichiarato il Sindaco Filippo PALOMBINI - ogni passo che facciamo è un passo verso il futuro. Siamo ancora in emergenza, ma se vogliamo guardare avanti dobbiamo farlo passando innanzitutto per le nostre tradizioni, e la Sagra è un pezzo di storia di questa città e di questa terra >>. L’appuntamento è per venerdì 31 agosto, alle ore 12.30, e tutte le informazioni sulle modalità di partecipazione e sul programma degli eventi sono sul sito www.comune.amatrice.rieti.it, basta cliccare sul banner dedicato alla Sagra degli Spaghetti all’Amatriciana, attraverso il quale si potrà agevolmente accedere anche alla possibilità di prenotare il biglietto on-line. L’antica ricetta, nota in tutto il mondo, torna dunque protagonista nella sua terra, ad Amatrice, dove nacque e dove per decenni è stata celebrata: ricco il programma degli spettacoli che quest’anno faranno da cornice al tradizionale piatto di Spaghetti, preparato con la perizia di sempre dalla Pro Loco di Amatrice, storico partner del Comune nell’organizzazione della manifestazione.
Ad inaugurare la manifestazione, alle ore 12.00, sarà la Banda Musicale di Casperia con le sue majorette e per i tre giorni sono tanti gli spettacoli in cartellone: diciannove eventi con ospiti diversi, come i Goblin, Ambrogio SPARAGNA, Pablo e Pedro, l’appuntamento con “Il Jazz italiano per le terre del sisma” e molto altro. Un evento che, insieme alla tradizionalissima salsa all’Amatriciana, propone una lunga serie di spettacoli per tutti i gusti e per tutte le età, in quella che oggi è definita la “Amatrice a tempo”, per una festa senza tempo. Il Comune di Amatrice ringrazia la Regione Lazio per il fattivo supporto dedicato all’iniziativa e tutti coloro che, a vario titolo, hanno contribuito a rendere possibile questa manifestazione, che per decenni è stata il fiore all’occhiello non solo di Amatrice ma dell’Italia intera.