Si è svolta presso la Sala Stampa della Città del Vaticano la presentazione dell'evento mondiale “The Economy of Francesco”. Anche l’Istituto Serafico assissano, parte del Comitato promotore, ha accolto con gioia, slancio e trepidazione la lettera del Santo Padre con la quale ha convocato ad Assisi giovani economisti, imprenditori e imprenditrici provenienti da tutto mondo, questo con l’obiettivo di cambiare insieme a loro l’attuale economia e dare un’anima all’economia di domani. Il legame tra Papa Francesco (nella foto, di Rita PECCIA) e il Serafico è forte e ha preso vita fin dall’inizio del suo pontificato, quando il 4 ottobre 2013 iniziò il suo pellegrinaggio ad Assisi proprio con la visita all’Istituto, che da 147 anni si prende cura di bambini e ragazzi con gravi disabilità. “Queste piaghe devono essere ascoltate”, con queste parole il Santo Padre tracciava il cammino del Serafico nella cura di bambini e ragazzi con fragilità.
<< Abbiamo accolto con gioia e speranza l’iniziativa di Papa Francesco per un’economia diversa, che sappia accogliere e difendere la vita, che sia al sevizio dell’uomo, inclusiva e si prenda cura del creato. Le ferite di un’economia che esclude chi è più fragile, che viviamo con sofferenza nella nostra quotidianità, e la speranza di poter contribuire ad un cambio di rotta, ci hanno spinto ad aderire a questa iniziativa da subito e con gioia - ha dichiarato Francesca DI MAOLO, Presidente dell’Istituto Serafico. Nella nostra quotidianità accanto alla sofferenza avvertiamo l’urgenza di un cambiamento radicale del sistema economico-sociale. La cura delle persone fragili, malate, disabili, non è solo questione di prescrizione di pillole o di riparare funzioni che sono state compromesse, ma ha a che fare con la difesa della vita e non può conoscere limiti imposti dall’attuale sistema economico e sociale. Difendere la vita non significa solo “curare”, ma adoperarsi affinché nessuno sia lasciato alla solitudine e all’abbandono.
Le disuguaglianze economiche e sociali influiscono sulla salute e sulla vita delle persone in misura sempre più crescente e ne generano di nuove: quelle di salute. Quando si accentuano le disuguaglianze di salute non è solo un problema di benessere di un’intera popolazione, ma anche di giustizia e di civiltà. Accogliamo l’appello di Papa Francesco per promuovere un cambiamento globale. Percorreremo la strada che ci condurrà fino a marzo 2020 avendo negli occhi e nel cuore i volti dei bambini e dei ragazzi che incontriamo ogni giorno - ha proseguito la DI MAOLO. Saremo presenti nell’organizzazione di questa iniziativa per ricordare costantemente a quanti ne prenderanno parte che una società più giusta e inclusiva può essere costruita solo a partire dai più fragili.
“Le piaghe che ascoltiamo ogni giorno”, saranno il contributo più prezioso che potremo portare all’interno del cammino che ci condurrà a stringere il patto del 2020 con Papa Francesco. Abbiamo la convinzione che solo partendo da un impulso del cuore, potremo contribuire concretamente ad un reale cambiamento per un’economia e una società che sappiano ripartire dall’uomo. Abbiamo da tempo imparato a guardare alle risorse dei nostri ragazzi e non ai loro limiti. I ragazzi che accompagniamo nelle difficoltà della vita, che stringiamo tra le braccia nonostante un sistema che a volte li vorrebbe abbandonati, perché inguaribili, ci motivano, ci animano e sono il senso della nostra azione - ha concluso la Presidente del Serafico di Assisi >>.