Dal 10 novembre al 29 dicembre, presso il Museo della Pesca e del Lago Trasimeno di San Feliciano, grazie al supporto del GAL Trasimeno-Orvietano e del Comune di Magione, con la collaborazione della Pro Loco di San Feliciano, del Museo della Pesca e del lago Trasimeno, del Sistema Museo, della Cooperativa Pescatori del Trasimeno, di Trasimeno in Dialogo e ARS Cultura, appuntamento con la mostra “Donna vede Donna”, collettiva fotografica corredata da versi (nella foto, di Rita PECCIA, una anteprima dei pannelli espositivi). L'inaugurazione dell’evento culturale è per domenica 10, alle ore 16.30, alla presenza delle autorità istituzionali e associative, tra cui la direttrice del GAL, Francesca CAPRONI, e l'Assessore comunale alla, Vanni RUGGERI. La manifestazione è coordinata da Marco PARETI e Stefano FASI con la collaborazione di Marina SEREDA e Graziella MALLAMACI, all'interno dei progetti Trasimeno in Dialogo e ARS Cultura. Trasimeno in Dialogo è l'idea culturale ed etnografica, che insieme con le persone del luogo, sviluppa iniziative e strumenti di comunicazione per divulgare la passione e l'amore per il lago Trasimeno. ARS Cultura é un progetto sociale e culturale che vuole favorire la diffusione dell'Arte e della Cultura in genere tramite mostre, eventi, libri e scambi culturali anche internazionali.
Il progetto fotografico corredato da versi, “Donna vede Donna”, di respiro internazionale, nasce da una idea di Marco PARETI e Marina SEREDA e ha come sfondi distintivi il suggestivo lago Trasimeno e la bellissima Umbria, con qualche sporadica immagine ripresa fuori regione. Le finalità progettuali sono quelle di descrivere, con foto e versi, le varie sfaccettature femminili e di mettere in risalto la dolcezza, la bellezza e la centralità sociale delle donne, aborrendo da ogni forma di violenza. Gli elaborati sono stati creati e assemblati per la realizzazione di una mostra itinerante al femminile rivolta a tutti, adulti e bambini, soprattutto pensata per sensibilizzare i giovani, attraverso un messaggio positivo e gioioso, sull'importanza e la rilevanza della donna nella vita quotidiana e nei suoi molteplici ruoli. La collettiva non vuole essere un'esposizione competitiva di bravura tecnica e artistica delle fotografe e delle autrici, seppur molto brave, ma desidera sottolineare la femminilità da più e con più punti di vista, secondo la personale origine ed estrazione culturale e sociale.
Le fotografe sono nove, amatoriali e professioniste, tra italiane, russe e albanesi: Sara BELIA, Roberta COSTANZI, Elena KOVTUNOVA, Antonella MARZANO, Lorena PASSERI, Rita PECCIA, Antonella PISELLI, Anastasia TROFIMOVA, Renilda ZAJMI. Le cinque autrici sono di origine italiana, russa e giapponese: Sara BELIA, Naoko ISHII, Graziella MALLAMACI, Mariapia SCARPOCCHI e Marina SEREDA. La mostra si propone anche come anfiteatro e luogo di incontro per le donne e le associazioni che hanno in animo di organizzare forum, dibattiti e riunioni per raccontare, informare e scambiare opinioni su alcune delle attuali problematiche femminili. Il progetto è supportato dal GAL Trasimeno-Orvietano, così come la composizione di un libro fotografico dedicato.