Giosuè CALABRESE, candidato dell'UDC alla presidenza dell'Amministrazione provinciale, è intervenuto sulla vicenda del nuovo carcere reatino: << E' uno scandalo non solo locale, ma italiano, perché innanzi alla carenza di strutture carcerarie e alle lacrime di coccodrillo del Ministro ALFANO, che se ne dimostra afflitto, a distanza di oltre un anno dal termine dei lavori, resta ancora chiuso e non si sa quando aprirà. In questi giorni di grave crisi economica, la prolungata chiusura priva Rieti di commesse, impegni per cooperative, forniture di alimenti e assunzioni di personale. Se funzionasse, verrebbe mitigata la piaga della disoccupazione e della cassa integrazione. Ma nessuno protesta. Neanche le libere associazioni. Tace il silenziosissimo ed afono Sen. Angelo CICOLANI, il quale non può interrogare il Ministro di Grazia e Giustizia Angelino ALFANO, per non disturbarlo e per solidarietà partitica. Secondo i sindacati di Polizia Penitenziaria, lo scandalo reatino è più grave di quello del carcere di Reggio Calabria, mostrato più volte in TV e oggetto, recentemente, di una trasmissione dedicatagli da Domenica In all'interno dell'Arena di Massimo GILETTI e se non ricordo male di Report. Del carcere di Rieti, GILETTI non ha parlato. Ne era completamente all'oscuro. Ovvio, perché grazie alle risse del centro sinistra da una parte e del centro destra dall'altra e la disputa su chi nominare tra i giornalisti locali, si soprassiede ad affidare l'incarico di corrispondente RAI da Rieti da quattro anni.
Secondo la denuncia di Leo BENEDUCE, Segretario generale dell'organizzazione sindacale autonoma degli agenti penitenziari - ha continuato CALABRESE - il carcere di Rieti dovrebbe ospitare 500 detenuti, impiegando 270-300 agenti. Una risorsa economica, importante in tutti i sensi per la città. Il 6 maggio scorso, in una Question Time alla Camera, il ministro Alfano di Rieti non ha parlato affatto. E ora a muoversi, come sempre accade per poi dirne male da parte dei laici, sono solo i movimenti ecclesiastici come il Movimento Cristiano Lavoratori del benemerito Nazzareno FIGORILLI, che non fa chiacchiere, ma lavora ed ha messo in piedi, grazie all'Associazione di Volontariato Carcerario Sesta Opera San Fedele di Milano, un corso di 27 partecipanti per svolgere un lavoro d'assistenza nel nuovo carcere (gli assistenti invecchieranno prima che apra?) e la solita, sempre apprezzabile Caritas di Don Benedetto RIPOSATI. All'epoca del Ministro Piero FASSINO, con un lavoro coordinato assieme all'On. CAROTTI e al Sen. ANGIUS, riuscimmo ad ottenere 20 miliardi di vecchie lire, che allora erano un tesoro. La mia Giunta andò via e dopo dieci anni di tribolazioni il nuovo carcere di Rieti serve solo per la rotatoria dei mezzi che percorrono le strade del Nucleo Industriale >>.