Teatro Flavio VESPASIANO, Belcanto e mostra GIULINI. Sono questi i tre elementi che fanno del Reate Festival una rarità, una rassegna diversa da tutte le altre che si affacciano nel panorama dell’offerta italiana degli spettacoli dal vivo. Così è stata delineata, nel corso della conferenza stampa nazionale presso il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, la rassegna di caratura internazionale che si svolgerà a Rieti nel prossimo mese di agosto. << Il VESPASIANO - ha dichiarato Gianni LETTA, Presidente della Fondazione VESPASIANO - che è il primo fra i mille teatri nazionali che fanno dell’Italia un Paese con una tradizione culturale particolare, farà da cornice ad un festival il cui cuore sarà rappresentato dal Belcanto, la cui sezione è diretta artisticamente dal Prof. Bruno CAGLI, eccezionale personalità del mondo musicale. Proprio dalla sua amicizia con il grande M° Kent NAGANO non solo è scaturita l’idea del Festival ma forse nascerà anche l’idea di un gemellaggio italo-canadese che sarà il secondo step del programma della Fondazione VESPASIANO. A rendere ancor di più il Reate Festival un’occasione irripetibile ed imperdibile contribuirà l’esposizione, presso il foyer del Teatro Flavio, degli strumenti musicali antichi della collezione di proprietà della signora Fernanda GIULINI, unica nel suo genere >>.
Soprattutto sugli obiettivi ampi del Reate Festival si è incentrato l’intervento del Sovrintendente della Fondazione Flavio VESPASIANO, Carlo LATINI, che ha catalizzato l’attenzione dei presenti facendo riferimento alle iniziative e alle manifestazioni che verranno messe in campo dalla Fondazione. << Ormai da tempo si è passati da un’economia del secondario ad un’economia del terziario e, proprio per questo, ci si ritrova di fronte ad un’economia che guarda più alla produzione culturale che non alla produzione industriale. Grazie a personalità del calibro di quelle oggi presenti, Rieti darà l’avvio ad una serie di attività. Fra queste, l’accordo con la Link Campus - University of Malta, grazie al quale si ipotizza di dar vita nel 2010 ad un corso di “Management dello Spettacolo”, per fornire a direttori e manager il mix di competenze e di saperi necessari a formulare strategie di promozione degli eventi e degli spettacoli dal vivo. Una seconda iniziativa potrebbe essere rappresentata dall’attivazione di un Bachelor of Arts per registi, sceneggiatori attori e scenografi, che vedrebbe un accordo anche con la London School of Arts. In questo modo, Rieti punta con ambizione a divenire un vero e proprio “distretto culturale”, candidandosi a diventare un “territorio complementare”, ovvero un territorio in grado di creare nuove opportunità di interesse non solo per la cittadinanza di Rieti ma anche per i pubblici extra moenia >>. Presente, alla conferenza stampa, anche il Sindaco di Rieti EMILI, che ha portato il saluto della città, centro geografico d’Italia e che, proprio in concomitanza del Rieti Festival, si appresta a diventare capitale mondiale del belcanto, della danza, del jazz. Sono seguiti gli interventi del Prof. FORMICHETTI, Vice Presidente vicario della Fondazione, delle direzioni artistiche (Bruno CAGLI per il Belcanto, Raffaele PAGANINI per la danza, Giampiero RUBEI per il Jazz, Alessandro BERDINI per il teatro), del conservatore dell’organo Dom Bedos, Filippo TIGLI, e della collezionista di strumenti musicali Fernanda GIULINI.