Martedì 22 dicembre, alle ore 11.30, presso la Biblioteca Paroniana, presentazione del libro di Fabio CICOLANI dal titolo "Le Magie di Omnia - Il Signore del Destino", LA CORTE Editore. CICOLANI, 29 anni, di Poggio Moiano, per la prima volta esordisce con un "urban fantasy". Il libro verrà anche presentato presso il Teatro comunale di Poggio Moiano, domenica 27 dicembre, alle ore 16.00. In occasione dell'evento, l'Associazione REArTE, nel proseguire con i suoi scopi di promozione culturale, ha indetto un concorso per giovani scrittori attinente alla storia narrarata nel libro. Info su www.magiediomnia.com. << "Le Magie di Omnia - Il Signore del Destino" - si legge in una note dell'Editore - è un romanzo di genere fantastico (Calvino lo definirebbe fantastico visionario) si inserisce nella macro-categoria del fantasy ma non possedendo gli elementi classici dell'eroic fantasy il suo sottogenere è quello dell'urban fantasy. Fin qui, definire la giusta etichetta per questo romanzo non ci ha portato più lontano di un inizio tortuoso. La cosa migliore, è spiegare di cosa parla il romanzo, così che ognuno possa farsi un'idea propria, che sono le idee migliori da avere. Di cosa parla "Le Magie di Omnia"? Di magia e di Omnia, un pianeta molto lontano da noi dove tutto viene fatto, appunto, con la magia. Il via alla storia è dato da un personaggio, il cattivone, che esce dal romanzo, ne compra una copia nel futuro, torna indietro e cambia il racconto intervenendo in più punti. Malcapitati saranno tutti gli altri personaggi, due gemelli che abitano su Omnia e due ragazzine terrestri che abitano in un paesino del centro Italia, Poggio Moiano in Provincia di Rieti. Il percorso narrativo che il lettore intraprende con questo romanzo non ha meta, non ha strade percorribili sicure. Di volta in volta, colui che cambierà il romanzo si troverà ad affrontare nuovi ostacoli, risvolti inimmaginabili, situazioni sempre più rischiose.
In realtà sembra quasi che il conflitto non sia tra Lycaon, il cattivone, e i quattro ragazzi (Alfa e Omega i gemelli, Bianca e Viola le ragazzine) ma tra Lycaon e il Destino, entrambi vorrebbero compiere i propri scopi, solo che gli obiettivi di ognuno divergono inesorabilmente. Il romanzo ha diverse peculiarità che lo rendono originale, se di originalità si può parlare. La prima, l'abbiamo visto, è la struttura. Qui l'originalità c'entra poco, poiché già Ende, nella sua "Storia Infinita" aveva fatto entrare un personaggio nella storia di un magico libro, trasformandolo da semplice fruitore a parte integrante di un racconto fantasticamente rocambolesco. In ogni caso, questo stratagemma è utilizzato in modo più diretto, immediato e soprattutto non coinvolge l'eroe ma l'antieroe. L'aspetto più originale del romanzo è senza dubbio l'ambientazione. Omnia, infatti, non è il classico mondo fantasy, medievaleggiante e ricco di misticismo, bensì è un pianeta parallelo al nostro che con la Terra mantiene un rapporto molto stretto. Su Omnia la magia non è un'arte eletta, onnipotente e aristocratica. Tutti gli omniani ne sono dotati indistintamente, li distingue il loro talento, la predisposizione, i valori che posseggono - o che non posseggono - e il metodo di applicazione (oltre che il singolo potere magico che ricevono alla nascita). Per cui gli omniani non sono molto diversi dai terrestri, che hanno talenti differenti e potenzialità, predisposizioni che possono decidere di sviluppare e non, di utilizzare un certo dono (che può essere un orecchio musicale, una buona memoria visiva, una spiccata creatività, una istintiva manualità o un'innata logica mentale), piuttosto che seguire strade lontane da essa. La magia quindi altro non è che un catalizzatore, uno strumento che può portare a fare cose straordinarie, se si sa come realizzarle, ma anche a imboccare la strada sbagliata e compiere cose orribili. La lontananza dal fantasy classico nell'ambientazione è accentuata dal modo di vivere degli omniani, in pratica identico al nostro, se si accetta che la variante capitalistica è dominata dalla magia anziché dall'elettricità, per fare un esempio. Gli omniani hanno quindi la loro TV, il loro aspirapolvere, la loro tisana rilassante e perfino loro buona dose di contrattempi di tipo pratico. Ma perchè questo parallelismo? Perchè gli omniani non sono alieni verdi a 8 mani, sono esseri umani come noi (magari un po' più pallidi) anzi, sono noi, noi più di due secoli fa. Infatti quando Omnia si generò, non era abitato, fu abitato da esseri umani teletrasportati erroneamente dalla Terra quando si contava l'anno 250 a. c. Per cui la loro evoluzione sociale e culturale è di stampo classico, non sono passati per la devastazione barbarica, né tantomeno per l'abisso culturale del Medioevo. Omnia è una gigantesca iperbole storica, una proiezione fantastica di un preciso tipo di società che ha avuto il piede dell'evoluzione premuto sull'acceleratore grazie alla magia. Due società a confronto quindi, due realtà diverse che finiscono per avvicinarsi per osmosi e che arrivano a sistemarsi per simbiosi. Il tutto partendo dal semplice "se magico", il "Che cosa succederebbe se" di Gianni RODARI, nel caso specifico: cosa succederebbe se l'antagonista di una storia potesse leggere in anticipo la storia scritta e così cercare di non essere sconfitto, come invece finirebbe nella storia, cercando di imparare dagli errori. E più di una seconda possibilità, è un'occasione zero. E questo uno spunto didattico molto stimolante sul quale lavorare, cosa succederebbe se il Lupo di Cappuccetto Rosso sapesse prima che il cacciatore sarebbe arrivato e gli avrebbe sparato? Non avrebbe ucciso la povera bambina? Magari l'avrebbe uccisa con una focaccia avvelenata, oppure avrebbe prima mangiato il cacciatore, o nascosto i pallettoni del fucile ... chi può saperlo? La comprensione di un testo è un passaggio fondamentale per l'apprendimento di una data nozione e la rielaborazione della stessa in più spunti le fornisce gli agganci mnemonici necessari perchè si possa giungere ad essa in modo più diretto e immediato, perfino attraverso strade secondarie e mai battute. Il romanzo inoltre è ricco di spunti storico-sociali sull'epoca classica, ma anche sull'epoca moderna, sul rimescolamento sociale dovuto al fenomeno delle "famiglie allargate”. Infatti, Bianca e Viola, nemiche dalla nascita perché sin dalle prime frequentazioni scolastiche evidenziano caratteri e interessi opposti, si ritrovano a condividere nientemeno che la stessa cameretta, in seguito alla curiosa scelta della madre di Bianca di sposare il padre, vedovo, di Viola. Una linea di partenza molto instabile, che non porterebbe lontano, se non fosse che le due bambine vengono poi travolte dalla storia che si compie su di loro e con loro, involontariamente. Diversa è la vicenda, di Alfa e Omega, vittime di uno scomodo pregiudizio omniano. I due però non rinunciano ai loro ambizioso sogno di frequentare una università omniana (un Alambicco) che sembra essere preclusa ai gemelli. Nella loro storia e col conseguente incontro con le ragazzine terrestri, verrà fuori il difficile confronto con il pregiudizio, un'arma che cade inesorabilmente su chiunque e in qualsiasi società possa esistere. Giudicare, avere preconcetti fa parte di un complesso meccanismo di autoconservazione tipico dell'essere umano, ma anche del mondo animale. La differenza sta nell'uso della ragione di fronte al preconcetto; ovvero, non è da stupidi averne, ma è intelligente colui che è pronto e ansioso di redimersi, che è pronto a cambiare idea una volta che tale preconcetto viene smentito. È questo un meccanismo bivalente, applicabile nella macrosocietà di uno stato, ma anche in un microcosmo sociale che può essere un gruppetto scolastico o una classe. Coloro che hanno un pregiudizio sono invitati (come i personaggi del romanzo) a smentirlo, poiché non possono non rendersi conto che è insensato. Dall'altra parte, chi è vittima di un pregiudizio ha il dovere di dimostrare che è sbagliato, di farsi valere, di riscattarsi, per se stesso e per chiunque ne sia vittima. Il riscatto personale è una delle forme di autoaffermazione che domina l'essere umano nella fase post-adolescenziale. In conclusione, "Le Magie di Omnia - Il Signore del Destino" è un romanzo ricco di spunti e messaggi su cui riflettere, per una interazione con la storia suggerita dalla storia stessa che arriva al lettore, senza rinunciare a una lettura comunque piacevole, scorrevole nello stile e nelle scene sì sopra le righe, ma sempre riconducibili a un sistema di regole riconosciuto nella società in cui viviamo. Terra e Omnia, Bene e Male, realtà e immaginazione ... i binomi fantastici alla base della creazione e della creatività >>.