Il culto di Santa Vittoria è molto intenso a Monteleone Sabino e l’Amministrazione comunale ha voluto celebrare degnamente la ricorrenza dei 1800 anni dalla nascita della giovane nobile romana, vergine e martire. Mercoledì 23 dicembre, alle ore 14.30, presso la chiesa di San Giovanni Evangelista, verranno riproposti gli ambienti, i costumi, i modi di vivere e di pensare propri della società e del potere di Roma e della Sabina alla metà del III secolo d.c., epoca in cui si consumò la tragedia della giovane martire. Il dramma di Vittoria si intreccia con una vicenda di notevole portata socio-culturale, quella del cristianesimo in Sabina, dalle sue origini alla progressiva diffusione, con particolare riferimento ai martiri che nei secoli ne hanno illuminato il cammino. La “Romanità” si manifestava nell’antica Trebula Mutuesca in alcune forme ben riscontrabili, per citarne alcune, il momento ludico, cioè l’anfiteatro, le opere ingegneristiche, cioè l’adduzione idrica all’anfiteatro, nella dimensione sacra, cioè il tempio di Feronia. “Monteleone Sabino, già Trebula Mutuesca” testimonianza preziosa sulla città antica, sui fasti che ne contrassegnarono la storia, sulla quotidianità del centro demico, sulle condizioni storiche, offrendo vestigia che oggi costituiscono memoria affascinante, come l’anfiteatro, il tempio di Feronia e i numerosi altri reperti ed ex voto esposti nel Museo Civico Archeologico di Monteleone Sabino. La narrazione muove dall’illustrazione del senso storico di un abbandono e rifondazione medioevale del borgo. E, partendo da tali assunti, tratterà non soltanto di quel transfert urbanistico, ma anche di tutte quelle forme culturali trasposte da un sito ad un altro, la preziosità delle quali costituì e costituisce un retaggio atavico da conservare nello scrigno prezioso in cui ha sede il patrimonio ideale della popolazione monteleonese, coinvolgendo tutti gli intervenuti appunto alle tematiche dell’ambiente, nel suo significato ecologico, ma anche nelle sue connotazioni storiche e socio-culturali.
<< E’ questo il momento di rivalutare e sottolineare - ha dichiarato l'Assessore comunale alla Cultura, Giuseppe CAPITANI - la cultura monteleonese, in quanto densa di tradizioni culturali e folcloriche, di usanze e costumanze singolari, di socialità e di vita vissuta, spesso sofferta ma mai doma. E tanto per dire di questa dovizia culturale, nel programma degli eventi è stata inserita la presentazione del libro “Monteleone Sabino, già Trebula Mutuesca - Storia di una antica città, di un borgo, di santa” >>. Gli autori Domenico MONACO, Vittorio TOMASSETTI, Roberto TOMASSETTI e Giuseppe CAPITANI, hanno inteso consegnare la loro opera ai cittadini di Monteleone e ai viandanti che vi si fermeranno, perché possano acquisire, finalmente, le “chiavi del territorio”, per aprire le porte di una conoscenza storica, culturale e antropologica, sospesa tra un passato glorioso ed un presente che di esso ancora riverberà.