Riceviamo e pubblichiamo integralmente la nota ufficiale, riguardante le dimissioni, inviataci dal Dr. Paolo MANNETTI:
<< A seguito delle dimissioni dei consiglieri di maggioranza, il Sindaco prende atto della fine dell’esperienza amministrativa consapevole dell’ormai assodata incomunicabilità tra le diverse componenti della coalizione.
Nonostante i richiami al senso di responsabilità espresso anche alle segreterie provinciali per evitare i danni alla collettività conseguenti ad una decisione affrettata in tal senso, è prevalsa l’autoreferenzialità di alcuni politici non curanti dei doveri e degli obblighi assunti di fronte ai cittadini.
Oggi, grazie alla decisione che i Sig.ri Gino SULPIZI, Ivano FANELLI, Filippo SERANI, Antonio DI BERARDINO e Romolo BOCCACCI, Antrodoco vede compromesse alcune opere in procinto di definizione:
- l’ultimazione del progetto CCN di Antrodoco con l’imminente predisposizione dell’arredo urbano e dei giardini pubblici presso Piazza IV novembre;
- la definizione del progetto Terme-RSA;
- il progetto CADIT;
- metanizzazione Rocca di fondi;
- predisposizione Piano Regolatore Generale.
Se in questi anni la politica invece di seguire le beghe personali e le paturnie di questo o quello avesse programmato, progettato, lavorato sui problemi, oggi sarebbe stata più forte ed incisiva. Nessuno si può trincerare dietro falsi alibi che possono incantare qualcuno ma non coloro che hanno subito l’inefficienza e l’incostanza di alcuni di noi.
Oggi, presentare le dimissioni insieme al centro destra, capeggiati indirettamente dalla voglia di riscatto dell’ex Sindaco FAINA, è la riprova che sono prevalsi i personalismi al senso civico e al senso di appartenenza, tanto sbandierato.
Mi auguro almeno che mi si eviti lo spettacolo pietoso del vittimismo che in politica, quando si hanno in mano le sorti collettive, non deve trovare cittadinanza.
Ringrazio coloro, amministratori e dipendenti, che nonostante tutto, soprattutto in questo mese, hanno lavorato perché il paese non trovasse la paralisi mentre i politicanti cercavano di tessere le loro strategie delle quali daranno conto ai cittadini e agli elettori.
Mi sono illuso che si potesse lavorare con un metodo diverso dal solito modo fatto di accordi, compromessi, sotterfugi: mi sono sbagliato.
Chiedo solo scusa per le mie intemperanze dettate dal desiderio di fare, di smuovere alcuni meccanismi confrontandomi, seppur in modo opinabile, sempre alla luce del sole.
Nonostante tutto preserverò un buon ricordo di un paese fatto di tanta gente comune che si impegna spontaneamente e con discrezione per rendere viva questa bella cittadina, tutte le associazioni, tutti i comitati, tanti cittadini che fanno più per Antrodoco di quanto abbiano fatto le classi dirigenti che si sono avvicendate negli ultimi decenni >>.