Dopo quattro anni di gestione del “Progetto per richiedenti asilo e rifugiati - SPRAR ”, caratterizzati da iniziative ed interventi, tesi a garantire il più possibile un livello di vita dignitoso per i beneficiari del progetto ed a migliorare il grado di integrazione, l’Unione Comuni Alta Sabina si è posto anche il problema di aumentare “l’accettazione” dei concittadini nei loro confronti. << Era necessario trovare un filo che tenesse insieme le due realtà sociali, da un capo quella delle nostre comunità e dall’altro la realtà, spesso variegata, ma sempre caratterizzata da grandi difficoltà delle persone che ospitiamo - ha dichiarato l’Assessore Gianni FERRARI. Abbiamo subito individuato i giovani e la scuola come attori principali per il ruolo da svolgere; A quel punto, mancava soltanto di trovare il modo, l’attività, che stimolasse l’attenzione dei giovani verso l’argomento. Ci siamo ispirati ad una definizione del filosofo tedesco del ‘900 HEIDEGGER che parla del tempo in cui viviamo come “l’epoca dell’immagine” quindi, dovevamo trovare il modo per descrivere e far conoscere la “realtà del mondo” (nel nostro caso quella della diversità, della solidarietà, dell’integrazione) attraverso l’immagine ed il cinema ci è sembrato quello più appropriato. Non abbiamo certo scoperto il cinema e scuola abbiamo semplicemente pensato che il connubio sarebbe stato felice; il cinema a scuola, doveva essere l’elemento per far riflettere, prima di tutti i giovani, sull’alterità come concetto portatore di valori di democrazia e di libertà.
Le proiezioni per gli allievi delle scuole elementari e medie inferiori dell’istituto compresivo di Poggio Moiano sono state suddivise in due proiezioni distinte, ciascuna per ogni diversa fascia d’età. I più grandi hanno partecipato alla proiezione del film “Sognando Beckham” i più piccoli a quella del film “La gabbianella e il gatto che le insegnò a volare”. Le pellicole intendevano da un lato stimolare la riflessione e il dibattito e dall’altro divertire sollecitando l’immaginazione. La convinzione che Cinema e Scuola siano uno strumento in grado di fornire nuovi stimoli, ci ha portati ad ad inserire nel programma Cineforum (attivo fino alla fine del mese), incontri e proiezioni, volendo offrire ai giovanissimi la possibilità di un’ educazione all’immagine creativa, utile per discutere e meditare su svariati temi come ad esempio l’immigrazione “forzata”. Infatti, dopo la proiezione, attraverso un’intervista gli studenti hanno incontrato Arsena, una loro coetanea di nazionalità eritrea che ha chiesto in Italia lo status di rifugiata politica ed hanno avuto modo di conoscerla. Personalmente - ha concluso l'Assessore - ho partecipato a tutte le fasi dell’iniziativa di quel giorno ed ho apprezzato l’interesse dei ragazzi e l’attenzione con cui la scuola tramite gli operatori ha preparato l’evento motivandoli sull’argomento. La conferma sulla bontà delle scelte effettuate, c’è stata quando alla fine Arsena ha narrato la propria storia ed ha trasmesso a tutti noi la grande sofferenza vissuta ma anche la speranza di avere un’esistenza di libertà e dignità che ogni essere umano merita. In quel momento così carico di emozioni, si è materializzato nella mente di tutti i presenti “il viaggio della speranza” di questa ragazza di soli 17 anni, probabilmente simile a quello di moltissime altre persone di cui spesso si sente parlare solo nei telegiornali, ma in quel posto in quel momento ascoltando quelle parole che le facevano rivivere quei terribili momenti, tutti noi viaggiavamo con lei. L’Immagine e la narrazione hanno catturato l’attenzione e stimolato la riflessione >>.
Sito ufficiale del Progetto per richiedenti asilo e rifugiati