Fino al 30 agosto, presso l’ex convento di Santa Croce (nella foto), in Piazza del Convento n°4, sarà possibile visitare la mostra d’arte contemporanea “Forme del Divino”, curata da Barbara PAVAN e promossa da Studio7.it, con il patrocinio dell’Amministrazione comunale di Sant’Anatolia di Narco. Presenti le opere di Susanna CATI provenienti dalla mostra “Esodo”, unitamente ai lavori di Raffaella SIMONE dell’ultima personale “Per grazia ricevuta”. Le due artiste hanno affrontato, da punti di vista differenti ed attraverso un percorso di ricerca antropologico ed artistico diverso, la rappresentazione del divino. La sezione di mostra di Susanna CATI, si compone di una serie di icone contemporanee. In ogni opera è presente un’ esigenza narrativa, benché l’artista vi racconti storie non strettamente autobiografiche, che possono non appartenerci necessariamente, se non come filtro mnemonico. Motivo d’ispirazione può essere un luogo, meta di un viaggio realmente intrapreso oppure soltanto immaginato, reverie di luoghi visitati o illusione spaziale dei luoghi dell’Anima. Un viaggio nell’anima che nasce dall’incontro, mai casuale, di tre esperienze del percorso di vita dell’artista; quello, fatale, tra le tecniche antiche delle icone sacre, l’interesse spirituale per le Sacre Scritture e la visita alla sezione assira del British Museum. Così è iniziato l’approccio al linguaggio iconico.
<< Ho ridisegnato liberamente queste immagini antiche - si legge in una nota dell’artista - avvicinandole ad alcuni passi dell’Antico Testamento dipingendole come Icone per conferirgli la giusta sacralità. Ho usato il colore in maniera completamente arbitraria senza nessun fondamento storico ma seguendo l’ispirazione che queste immagini mi comunicavano. E sono diventate vive >>. La CATI è nata a Rieti nel 1961. Partendo da studi classici, consegue il Diploma di Laurea presso l’Accademia di Costume e Moda di Roma. Al gusto dell’arte, Susanna CATI offre il suo personale apporto maturatosi alla scuola di Emanuele LUZZATI, con il quale ha collaborato giovanissima a Roma al Teatro Argentina. Specializzata in costume, dopo diverse esperienze nel campo della moda come assistente stilistica sia free-lance che per importanti aziende, consegue il Diploma tecnico nel 1992, allieva del maestro Paolo D’ORAZIO. Studiosa appassionata di tradizioni popolari, Raffaella SIMONE è affascinata dalla forza intrinseca dei simboli e dalla complessità dei riti legati al rapporto tra l’uomo e le divinità. La sezione di mostra Per grazia ricevuta presenta una serie di opere che rimandano idealmente agli ex voto, per secoli testimonianza tattile e visibile di un rapporto concreto e personale tra l’uomo e la divinità. L’ex voto è un oggetto realizzato con vari materiali o è una piccola tavola dipinta, offerto in dono alla divinità come riconoscenza per una grazia ricevuta (ex voto suscepto, ossia secondo il voto fatto). L’uso di offrire doni votivi è testimoniato sin dalle più antiche civiltà e la consuetudine pagana è stata ereditata ed integrata dal cristianesimo. Le reliquie, le immagini sacre e gli ex voto sono riletti dall’artista quali oggetti della memoria; il piccolo oggetto, il cuore d’argento, la tavoletta votiva come il gioiellino di famiglia, donati simbolicamente alla divinità, divengono un racconto delle storie, delle domande esistenziali che non trovano risposte, delle inquietudini e delle paure di generazioni di uomini, donne, di popoli. Una serie di opere, dunque, tutta incentrata più sull’umana fragilità che sulla natura del divino, dove, nell’utilizzo di materiali vivi, vissuti, sovrapposti e manipolati, arricchiti di stralci di preghiere e citazioni, l’artista racconta l’alchimia complessa di sacro e profano, religione, storia e tradizione contenuta ed espressa nei riti popolari. La SIMONE è nata a Roma nel 1970. Diplomata in Pittura presso l'Accademia delle Belle Arti di Roma, ha frequentato Les Ateliers des Beaux-Arts de la Ville de Paris. Tra le mostre recenti: Ravenna, Seconda Circoscrizione, Isolina e le altre, a cura di Barbara PAVAN, collettiva con il Patrocinio di Regione Emilia Romagna, Provincia e Comune di Ravenna, collettiva; Rieti, Palazzo Marcotulli, One Planet, a cura di Simone Fappanni e Barbara Pavan, con il Patrocinio di Regione Lazio, Comune, Provincia e CCIAA di Rieti, catalogo italiano/inglese, collettiva; Roma, Galleria Montoro Arte Contemporanea, Isolina e le altre, a cura di Eliana Frontini e Barbara Pavan, collettiva, catalogo; Nizza, Francia , Palais des Expositions, Espace Art, con il patrocinio della Camera di Commercio di Rieti e Chambre de Commerce Italienne à Nice, catalogo, collettiva; Berlino, Germania, Galerie Artport in der Kolonie Wedding, Memorabilia, a cura di Arianne Blankenburg, personale; Roma, Complesso dei Dioscuri al Quirinale, Dal Futurismo al Contemporaneo, con il Patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, collettiva.