di Gianfranco PARIS
Tra il dire e il fare c'è sempre di mezzo il mare. La saggezza popolare non sbaglia mai. Vedete quel che sta accadendo nel PD reatino (intendo quello del Comune capoluogo). I seguaci nostrani di BERSANI cercano da 18 anni di risalire la china. In questi ultimi tempi straparlano di rinnovamento della vita politica locale. Qualcuno aveva sperato in Anna Maria MASSIMI che, pur contrastata dall'interno, era riuscita a farsi candidare alle Primarie che si svolgeranno tra qualche giorno. Ma prima di giudicare andiamoci piano. I candidati alle Primarie del PD sono quattro. La MASSIMI, SIMEONI, PETRANGELI e BIZZOCA. Alla presentazione della candidatura della MASSIMI i reatini hanno scoperto che i principali sostenitori di Anna Maria sono MELILLI, MARTELLUCCI e tutti coloro che hanno dominato la scena del PD reatino in questi ultimi anni, la cui presenza in Consiglio comunale è stata meno che zero e che in sostanza con il loro comportamento negativo hanno consentito alla destra di fare di tutto e di più senza lasciare tracce dello scontento nella opinione pubblica. Dell'entourage di MELILLI, che sotto sotto inciucia con la destra al Comune per garantirsi la Provincia, sappiamo già tutto. SIMEONI è appoggiato dai sindacati, anzi è una candidatura reclamata dai sindacati. Tutti sanno che i sindacati in questi diciotto anni di destra a Rieti nulla sono riusciti a concludere per arginare il continuo regredire dell'occupazione accontentandosi solo della cassa integrazione a carico dello stato, cioè di tutti noi, senza mai avanzare proposte almeno credibili, se non risolutive.
Alla presentazione della sua candidatura c'erano gli ultimi tre sindaci reatini della prima Repubblica: VELLA, GIOVANNELLI e TIGLI, vent'anni fa e oltre. VELLA è stato il campione del craxismo locale per oltre un decennio ricavandone la carica di senatore, craxismo che ha dato il via alla totale disintegrazione del PSI nazionale e locale. GIOVANNELLI è stato il Sindaco responsabile delle prime gravi ferite al tessuto urbano. Cito solo lo stravolgimento della destinazione urbanistica della zona annonaria di Via Tancia, trasformata in speculazione edilizia al servizio di ogni uso, e la trasformazione del parco di Viale MATTEUCCI in zona di speculazione edilizia selvaggia. Fu il mancato appello consumato dal Comune da lui diretto a dare il via ai privati, tra i quali primeggiava la curia. TIGLI è stato il Sindaco del presenzialismo verboso e della propaganda. Le uniche due opere che ricordo sono lo spostamento dei platani dalla Madonna del Cuore davanti alla chiesa costruita nei pressi dell'aeroporto, cento milioni dell'epoca con i quali si poteva piantare un bosco, e la definitiva realizzazione dello stadio che è da ascrivere a suo merito. Sempre presente dappertutto. In questi ultimi anni ha appoggiato in Consiglio comunale alcune delle proposte più oscene della destra. PETRANGELI è il candidato espresso dal SEL. Il partito di VENDOLA. E' consigliere comunale uscente che per verità non si è fatto notare un gran che, sempre più integrato nel comportamento dei consiglieri del PD. Quelli del SEL ogni tanto fanno dei distinguo, ma quando si tratta di passare ai fatti vale più la regola dello stare aggruppati con chi garantisce qualche sgabello. Vedasi come si sono comportati alle elezioni dell'anno scorso a Fara in Sabina. BIZZOCA dovrebbe essere il vero nuovo che avanza. Ho notato alcuni suoi manifesti sui cassonetti della monnezza, un bel viso giovanile e ricciuto che, vederlo spiaccicato sulla monnezza, fa veramente caso. L'affiggere i manifesti fuori degli spazi consentiti è un vizio degli italiani sia di destra che di sinistra. Per un giovane è veramente un pessimo inizio. Personalmente simpatizzo per i giovani, poi quelli di Controcorrente, l'associazione di cui fa parte BIZZOCA, mi erano simpatici, ma dopo questa performance rivedrò il mio giudizio. Comunque questo è il nuovo che avanza in casa del PD reatino. E' giusto che i potenziali elettori sappiano un pò più di quello che appare superficialmente che può abbagliare i non informati , anche perché nell'orizzonte reatino un nuovo vero che avanza c'è e non bisogna farselo proporre da coloro che fino ad oggi non hanno saputo assolvere ai loro compiti. Questi i fatti, ogni altra considerazione spetta ai lettori.